Al momento, ben cinque club del massimo campionato di calcio italiano, sono di proprietà straniera.
Ultima squadra italiana in ordine di tempo a passare nelle mani straniere è stata la Fiorentina. Per i gigliati, il passaggio dal made in Italy alle stelle e strisce è avvenuto il 6 giugno 2019 quando la famiglia Della Valle ha ceduto il club viola all’italo-americano Rocco Commisso.
![commisso](https://www.golditacco.it/wp-content/uploads/2020/07/Eds-Z3DXkAIzIwf.jpg)
Prima di lui, altri americani sono sbarcati in Serie A.
Nella Capitale, sponda giallorossa, la cordata americana arriva nel 2011: dopo una breve parentesi con Di Benedetto presidente, il club viene affidato a James Pallotta.
Da uno statunitense ad un altro: il presidente giallorosso è in trattativa con il texano Friedkin.
A Bologna, nel 2014, un gruppo di investitori nord-americani, rappresentati dal canadese Joey Saputo e dall’avvocato newyorkese Joe Tacopina, rilevano il club rossoblù.
Tacopina, però, dopo poco decide di lasciare Bologna per prendere le redini del Venezia.
![Joey Saputo](https://www.golditacco.it/wp-content/uploads/2020/07/BagbjzfCEAAypOb.jpg)
@JoeySaputo
Un bel po’ di America anche nel Milan con il fondo Elliot il cui fondatore è l’imprenditore statunitense Paul Singer.
I Rossoneri, dopo la vincente era Berlusconi hanno vissuto una breve parentesi cinese con Yonghong Li terminata a causa di inadempimenti obbligazionali, proprio verso il fondo Elliott.
Sull’altra sponda del Naviglio invece, dopo una presidenza indonesiana si è passati a una presidenza cinese. Dopo l’era Thoir iniziata nel novembre 2013, nel giugno 2016, l’Inter passa in mano al Gruppo Suning, con Steven Zhang presidente.
![zhang](https://www.golditacco.it/wp-content/uploads/2020/07/internazionale_cinemaApp-1.jpg)
Ma non finisce qui perchè il Parma potrebbe presto diventare il sesto club di Serie A in mano a proprietari stranieri, il primo in mano araba.
L’attuale proprietà composta da 7 imprenditori locali e presieduta da Pietro Pizzarotti, infatti, sembra vicina a cedere le sue quote maggioritarie a una famiglia del Qatar che fa capo a Hisham Al Hamad Al Mana ch dovrebbe poi assumere il ruolo di presidente.