La panchina e la Primavera della Juventus ripartono da chi nel club ha fatto la storia: Paolo Montero ha accettato la sfida, guiderà i giovani bianconeri.

Quella tra Paolo El Pigna Montero e la Juventus è una storia d’amore che non sembra avere fine. Il suo è un cuore bianconero che ha battuto all’unisono con il club fin da quando vi è entrato in punta di piedi. Uruguaiano di nascita, bianconero di cuore e nell’animo. La scelta della Vecchia Signora di affidare a lui i più giovani non è dunque arrivata a caso.

L’Under 19 riparte perciò da chi, nel 1996 è approdato nella Juventus capendone fin da subito le logiche e la mentalità e collezionando in essa 275 presenze. Montero è rimasto in bianconero fino al 2005, anno in cui si è poi trasferito in Argentina, tra le file del San Lorenzo. I tifosi, tuttavia, non potranno mai dimenticare il modo in cui l’ex difensore ha abbracciato e fatto sua la causa bianconera.

Da leader nello spogliatoio, ha vissuto momenti difficili ma anche momenti di estrema gioia vestendo la maglia della Juventus. Per questo è stato visto come profilo perfetto per far nascere nei più giovani lo spirito bianconero.

È quindi come se realmente Montero facesse ritorno a casa, con il suo bagaglio culturale e con i suoi valori acquisiti in una carriera che parla anche da sola. Montero, con la Juventus, è infatti stato quattro volte Campione d’Italia, ha vinto due Supercoppe italiane, una Uefa-Supercoppa e una Coppa internazionale.

Per i giovani bianconeri che si apprestano ad entrare nel mondo del calcio di oggi, non resta altro che sedersi, ascoltare, seguire alla lettera ogni consiglio e ogni dritta. Abbassare la testa e lavorare sodo per puntare a diventare qualcuno, ma anche ad amare ciò che si fa. La maglia e i colori che si indossano, quasi come se fossero una seconda pelle.

Per Montero la maglia della Juventus è stata perciò una corazza per la carriera. E l’idolo di tanti e tanti tifosi juventini, ora può ricominciare nell’ambiente che più gli ha regalato spezzoni di vita indimenticabili.

Lui stesso, qualche tempo fa, aveva rivelato: “Ogni giocatore che vuole bene alla sua ex squadra sogna di poterla un giorno allenare: a me piacerebbe sedere sulla panchina della Juventus, ma è appunto un sogno“. Ora il sogno, nella sua Juventus, può ufficialmente diventare realtà, partendo dal principio. Dall’U19.

Queste le sue parole una volta ufficializzato il colpo: “La Juve è sempre stata casa mia. È stata la squadra con la quale ho giocato più a lungo e sono felicissimo di essere finalmente tornato dopo tanto tempo“.

Non posso far altro – ha proseguito in conferenza – che ringraziare tutti quelli che hanno voluto un mio ritorno. Ma adesso devo pensare soltanto a lavorare e a rispondere con i fatti. Il mio compito e il mio obiettivo saranno quelli di aumentare la qualità di questo gruppo giovane in modo da avere giocatori pronti anche in ottica prima squadra“.

Alessia Gentile