Milan come unione, Skriniar come muro: un nome una garanzia. Il difensore nerazzurro fa muro e non passa nessuna offerta. Per lui c’è solo l’Inter

Tra Milan Skriniar e l’Inter è amore. E si vede. Chissà se i nerazzurri quando si sono fiondati sul centrale doriano hanno per un attimo riflettuto sull’etimologia del nome. Se il nome di battesimo dello slovacco a primo impatto stride con i colori nerazzurri, tutt’altro si può dire del significato del nome stesso, specie se traslato al suo percorso in nerazzurro. Milan, in slavo, significa “caro, grazioso, amato“.

Milan come unione, Skriniar come muro. Per lui c'è solo l'Inter

I tratti dello slovacco (quantomeno quelli del viso) sono quelli di un tenero ‘Ciccio Bello’ diventato grande. A vederlo in campo, però, il 37 nerazzurro sembra tutto fuorché caro e grazioso: finché c’è Skriniar non si passa. Il centrale difficilmente concede lascia passare e al contrario, per chi vuole tentare incursioni in area il dazio da pagare è piuttosto alto. Non a caso si è aggiudicato l’ormai sdoganato appellativo The Wall. Un appellativo che la dice già lunga, specie se si considera che l’ultimo ad esserselo guadagnato era argentino ed è finito con l’alzare una Champions. Tuttavia, se di grazioso Skriniar ha poco o niente, non si può altresì dire sull’altro significato che è amato. Ebbene sì perché se c’è una cosa che Milan Skriniar ha fatto in quel di Milano sin dalle prime in nerazzurro, è proprio essersi fatto amare.

Milan come unione Skriniar come muro

Come insegnano le ultime vicende che hanno visto protagonista Mauro Icardi, all’Inter per essere amato le prestazioni in campo bastano ma relativamente e questo l’ha capito a pieno il difensore in questione. Il vero gol lo slovacco ha deciso di segnarlo fuori dal campo e decide di trattare con l’Inter in prima persona senza intermediari alcuni. Karol Csonto, non è più l’agente che ne cura gli affari. Alla base del divorzio tra i due ci sarebbe la volontà del manager di andare allo scontro con la società nerazzurra, cosa non gradita dal giocatore che, al contrario, ritiene l’Inter una priorità alla quale dare importanza vista la fiducia della società riposta in lui.

L’Inter che a metà gennaio offriva 3 mln più bonus fino al 2023 ha alzato il tiro passando a 4 mln più premi e diritti di immagine da dividere in parti uguali tra il calciatore e il Club. Un aumento che la società ha vagliato, oltre che per il lavoro svolto in campo, anche e soprattutto per l’attaccamento e il rispetto dimostrati.

Skriniar futuro capitano?

C’è chi parla di un futuro prossimo da capitano. A inneggiare Skriniar con la fascia al braccio anche e soprattutto i tifosi che vedono in lui un leader indiscusso. Leadership suggellata con il sopraccitato comportamento che colma i vuoti di fiducia d’attaccamento alla maglia lasciati da Icardi sul quale non puntano più gran parte dei nerazzurri. L’ipotesi di Skriniar capitano potrebbe essere meno improbabile di quanto si creda e potrebbe concretizzarsi già a luglio.

Una notizia che rasserena gli interisti dopo le varie offerte di cui l’ex agente aveva parlato e la questione rinnovo non ancora definita fino a qualche giorno fa. Nonostante l’Inter si appresti ad uscire dalle restrizioni imposte dalla UEFA in ambito FFP la paura che un’offerta cospicua potesse far gola alla dirigenza privando la squadra di un elemento fondamentale quale il giocatore dimostra di essere era sempre dietro l’angolo.

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Lui però nella vita esattamente come in campo si oppone, fa muro, scuote la testa e difende l’Inter. Finché c’è Skriniar non si passa. Non passa neppure l’offerta del City come di nessun altro Club, Milan resta a Milan. (Milan sì, ma città).

Insomma se c’è qualcuno che ironizza ancora sul suo nome facendo banalmente riferimento all’altra squadra di Milano, lo slovacco precisa (con i fatti più che con le parole) un altro significato del suo nome, che in sanscrito significa anche unione.

Unione come quella che lui ha sancito con l’Inter.

Egle Patanè