Dopo le polemiche della settimana scorsa, il momento della verità è arrivato. La Lazio ha perso contro l’Atalanta, ma non c’è stata alcuna volontà: i bergamaschi sono stati superiori e hanno meritato di vincere

La delusione è tanta in casa biancoceleste, ma in campionato non tutto è perduto. La matematica dice che si può ancora sperare in un posto in Europa e in mezzo c’è sempre la Coppa Italia che potrebbe essere una scorciatoia per entrare nei campionati europei del prossimo anno.

Il gol del vantaggio biancoceleste, arrivato solo dopo 3 minuti di gioco grazie a un tocco di Parolo –  anche capitano della squadra ieri – non ha intimorito gli uomini di Gasperini che hanno iniziato ad attaccare in cerca del pareggio. A quel punto la Lazio ha giocato di ripartenza, ma senza essere particolarmente pericolosa sottoporta.

Al resto ci ha pensato Wallace …

Un biscotto di nome Wallace

Gli errori del difensore brasiliano costano caro alla Lazio e quello contro l’Atalanta ancora di più. Insieme al disimpegno sbagliato con cui ha innescato l’azione del gol del momentaneo pareggio, Wallace ha anche segnato di testa il gol della rimonta bergamasca. La ciliegina sulla torta di una delle peggiori partite giocate dal difensore. Fischiato dai suoi stessi sostenitori durante l’intera partita, è lui il principale colpevole della disfatta casalinga della Lazio.

Mancano solamente tre partite alla fine del campionato e ci sono nove punti da assegnare. In questo momento e con la Lazio vista ieri all’Olimpico, l’ottavo posto è più che giustificato ma non tutto è perduto. Ci saranno altre possibilità per recuperare posizioni, ma anche di fronte alla conquista di un posto nelle competizioni europee ci sarà da fare un attento esame di coscienza e riflettere su un campionato che non è stato all’altezza delle aspettative di inizio stagione.

Gisella Santoro