I giocatori della Juventus approvano – per primi in Serie A – la riduzione degli stipendi per supportare le esigenze societarie.

In questo  stato di emergenza globale  causata dal Covid-19, si continua a vivere in una situazione di incertezza senza sapere quando finirà.  Attualmente,  non essendoci   segni di miglioramento affidabili si suppone che il blocco di tutte le attività lavorative non necessarie  sarà protratto oltre, con sacrifici richiesti ad  ogni categoria lavorativa.

La crisi coinvolge anche le Serie A, B e C,   le quali hanno subìto  la mancanza di introiti da quando il campionato è  stato  sospeso. Nel  frattempo, le discussioni volte ai  provvedimenti da adottare in merito alla prosecuzione della stagione  sono in atto:  la Lega sta ascoltando i maggiori esponenti delle Società, ancora però discordi circa le  decisioni da intraprendere.

Tra le ipotesi,  un’eventuale  ripresa del campionato nel mese di maggio,  un’assegnazione dello scudetto a tavolino oppure il  proseguimento durante l’estate.

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L’iniziativa “Salva-crisi” è partita  dalla Juventus  per conto di  Giorgio Chiellini,  Capitano e portavoce della squadra che ha fatto appello al senso di responsabilità. Giorgio ha proposto  una riduzione di ingaggi  da marzo sino a giugno allo scopo di far  risparmiare alla  società almeno 90 milioni.

Tutti i  giocatori della prima squadra – compreso l’allenatore,  Maurizio Sarri – hanno accettato  la proposta del difensore dimostrandosi più che disponibili a salvaguardare la situazione economica della Juve.

Sabato 28 marzo la Juventus  ha comunicato ufficialmente la formalizzazione dell’accordo di intesa tra società e giocatori i quali rinunciano alle mensilità sopraccitate: qualora l’attività venga ripresa, gli accordi saranno rinegoziati “in buona fede” spalmando le differenze sui mesi successivi.

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Così facendo la Juventus è diventata esempio da seguire e non è la prima volta quest’anno che la società torinese si distingue.  È stata  la prima  a  denunciare presenze illegali all’interno del tifo organizzato e a sottoporre  tutti i suoi dipendenti al tampone di diagnosi al coronavirus, annunciandone i positivi.

L’autoriduzione dell’ingaggio per i calciatori però fa discutere l’ambiente: secondo l’opinione comune  la rinuncia è semplice per i giocatori della Juventus o di grado similare, ma non  lo sarà per gli altri delle serie minori, i quali   percepiscono salari più allineati alla media.

La Lega e i club  troveranno le giuste misure in proporzione ai salari percepiti di ogni categoria di giocatore e il provvedimento sarà considerato altresì per altri campionati.

Come andrà a finire non si sa, la proposta di assegnare il titolo a tavolino alla Juventus poiché prima in classifica non è gradita a nessuno, tanto meno al Presidente Andrea Agnelli che non intende accettare regali.  Una ripresa a maggio o in estate inoltrata potrebbe  invece creare ulteriori problemi alle squadre senza allenamento.

Le inseguitrici della Juventus si dichiarano penalizzate vista la posizione in classifica, mentre la Juventus si appella alla necessità di andare oltre, al buon senso, adattandosi a qualunque decisione la lega prenda.

Ancora una volta Giorgio Chiellini, sempre più dirigente e uomo squadra, con grande capacità di mediazione e di comunicazione  ha portato a questo importante risultato che unisce la realtà lavorativa alla sofferenza del nostro paese, sperando che la Lega riesca a trovare in nome del bene comune la soluzione migliore.

Cinzia Fresia