Durante la partita di Serie A tra Inter e Benevento, il direttore di gara Pairetto non ha ritenuto opportuno assegnare un rigore ai sanniti, non avvalendosi nemmeno del Var in campo. Graziato anche Gagliardini per un fallo killer su Sandro

L’obiettivo dell’Inter nella partita contro il Benevento era solo uno: vincere per rialzare la testa. Ci è riuscita ma la prestazione ha lasciato molto a desiderare. Spalletti ha deciso di cambiare alcuni giocatori titolari, a partire da Borja Valero per inserire nel ruolo di trequartista Rafinha nella sua prima da titolare con la maglia nerazzurra.

Ci si aspettava una partita a senso unico da parte dell’Inter e invece il Benevento non si è lasciato per nulla intimorire dall’imperioso stadio San Siro e ha dimostrato di essere ancora una squadra viva, soprattutto con i nuovi innesti del mercato invernale.
Nel primo tempo la partita l’hanno fatta a sorpresa proprio i sanniti ma senza trovare la via del gol, mentre i nerazzurri erano imballati e senza idee.
L’intervallo inizia con sonori fischi da parte dei tifosi nerazzurri rivolti ai propri giocatori, rei di non essersi impegnati quasi per nulla in campo.
Da sottolineare però che la partita è stata viziata da una serie di situazioni sfuggite di mano all’arbitro Pairetto. In primis Gagliardini andava espulso con rosso diretto per un’entrata killer su Sandro, non vista dal direttore di gara che non ha neanche ammonito il calciatore, tanto meno segnalata dall’addetto al Var della partita.

Immagine da “CalcioWeb”

Nel secondo tempo, Cataldi si immola nell’area di rigore nerazzurra e viene atterrato da Ranocchia. Il centrocampista del Benevento chiede insistentemente il rigore o comunque che venga chiamato in causa il Var.
L’arbitro Pairetto ignora il calciatore non assegnando il rigore (penalty che a quanto pare c’era) senza nemmeno andare a riguardarsi l’azione al replay, ma allo stesso tempo il silenzio arriva anche dall’addetto al Var che quindi lascia proseguire l’azione senza intervenire.

Immagine da “Corriere dello Sport”

L’Inter in tutto questo, vince ma non convince; basti pensare che sono andati a segno i due centrali difensivi in due azioni di calcio piazzato (calcio d’angolo e punizione).
Al Benevento resta solo l’amaro in bocca per queste situazioni che forse, per come stava giocando, avrebbero potuto cambiare le sorti della partita.

 

Raffaella De Macina
Immagine copertina da “La Gazzetta dello Sport”