Dopo il 2-2 a Napoli, ecco un altro pareggio per l’Inter. Un pareggio, però, che ha un sapore totalmente diverso, amaro potremmo dire. I nerazzurri, infatti, hanno dato vita a una prova sottotono e avara di gioco davanti ad un Cesena ordinato e alla ricerca di punti salvezza.

Mancini lascia fuori Podolski e Brozovic, mettendo in campo dal 1′ Kuzmanovic e Palacio; dall’altra Di Carlo è costretto a lasciare in panchina Brienza per Carbonero, scelta quest’ultima che si rivelerà più che azzeccata. Infatti è proprio il colombiano ad approfittare di un errore nerazzurro a centrocampo e a trovare l’assist giusto per il compagno Defrel che, al 30′, con un tocco delizioso porta in vantaggio i romagnoli. Il primo tempo si chiude con il vantaggio bianconero e con i fischi dei pochi presenti a San Siro.

Nella ripresa gli uomini di Mancini mettono il turbo: a pochi secondi dal fischio iniziale viene annullato (ingiustamente) un gol in rovesciata a Icardi, ma è proprio l’argentino al 2′ a regalare l’assist a Palacio per il gol del pareggio. Nel secondo tempo assistiamo ad un’altra Inter che al 9′ rischia di ribaltare la partita: Podolski carica il tiro e centra in pieno il palo. Il tedesco ci riproverà al 29′ senza successo con un altro tiro fermato da Leali. L’ultimo quarto d’ora è per cuori forti con un Cesena tutto all’attacco e che rischia di fare l’impresa a San Siro quando a pochi minuti dal termine D’Ambrosio stende in area Rodriguez, ma il guardalinee sbandiera per fuorigioco.

Finisce 1-1 a San Siro tra Inter e Cesena. I romagnoli dopo 25 anni escono indenni dal Meazza e possono sperare nella corsa salvezza, a -4 dall’Atalanta quartultima. L’Inter, invece, era alla ricerca di una prova d’orgoglio dopo la batosta di Europa League. Una prova d’orgoglio che non c’è stata e che apre dubbi e interrogativi sulla gara di ritorno di giovedì prossimo contro il Wolfsburg.

Martina Giuliano