Dopo 4 anni i rossoneri tornano a conquistare il derby di Milano e il Milan guida ora la classifica di Serie A da solo e a punteggio pieno. Il lavoro di Stefano Pioli sta dando i suoi frutti, il tecnico si è dimostrato un vero condottiero in primavera, salvando anche il suo posto in panchina, e lo dimostra ancora oggi. Il 54enne ha saputo dare un’identità forte alla sua rosa e la continuità del gruppo ha fatto sì che tutti gli ingranaggi cominciassero a muoversi alla perfezione. Ingranaggi che funzionano grazie anche al contributo del leader indiscusso del club, in campo e fuori. Lui, che torna dopo il Covid ed è il re incontrastato del derby. È Zlatan Ibrahimovic il Man of the Day della quarta giornata di campionato.

Fonte immagine: profilo twitter ufficiale Ibrahimovic
Fonte immagine: profilo twitter ufficiale Ibrahimovic

Trentanove anni, 20 da professionista ed è ancora lui, sempre lui, a far la differenza. Come? “È fame” dice. Una fame che sa di carisma, allenamento, orgoglio e fatica. L’attaccante in due settimane combatte e vince contro il Covid, torna in campo e in tre minuti si mangia la difesa dell’Inter, segnando le reti decisive del derby. Diventa così, a 39 anni e 14 giorni, il giocatore più anziano a segnare nella storia del derby di Milano. 

Ma Ibra non è solo questo, non è solo gol. Resta in campo 90 minuti, dimostrando  ancora una volta che l’età è solo un numero.

Il suo contributo è evidente durante tutta la gara, lo svedese non si tira mai indietro neanche nei momenti più difficili, il derby deve essere rossonero e fa di tutto per far sì che sia così.

Una leadership, quella di Ibra, che è linfa vitale per tutti i compagni di squadra. 

Fonte immagine: profilo twitter ufficiale Ibrahimovic
Fonte immagine: profilo twitter ufficiale Ibrahimovic

Un successo che porta la sua firma e che ribalta le gerarchie di Milano. I rossoneri, su Instagram, pubblicano subito la foto di Ibrahimovic scrivendo “Ci può essere un solo re”.

Un chiaro riferimento al post di Lukaku dello scorso febbraio che aveva festeggiato il 4-2 nerazzurro con un tweet che diceva “C’è un nuovo re in città”. Ma lo svedese si sa, è sì un leader ma è anche un uomo che non conosce umiltà.

L’attaccante aspettava da tempo di poter rispondere all’ex compagno di squadra Romelu e quel giorno è finalmente arrivato. 

“Milano non ha mai avuto un Re, ha un Dio”

Una divinità all’ombra della Madonnina che ha riportato in alto i colori rossoneri. Milano è del Milan, Milano è di Ibrahimovic..almeno fino al prossimo derby. 

Alessandra Cangialosi