Con la vittoria per 2-0 contro la super Dea, l’Inter chiude la stagione 2019-20 al secondo posto in classifica e a un solo punto dalla Juventus Campione d’Italia.

Il club milanese non è riuscito a interrompere il ciclo di successi bianconeri in Serie A, a causa principalmente di qualche blackout risultato fatale. Antonio Conte, la scorsa estate, ha disegnato la sua Inter con un unico obiettivo: lo scudetto. 

Ma non aveva considerato qualche sfumatura di colore sopraggiunta durante il corso del campionato. Ha potuto contare però sul suo pupillo, il nostro Man of the Year nerazzurro, Romelu Lukaku.

“So solo io cosa ho fatto per fare arrivare Lukaku, fidatevi di quello che dico. Non è stata una passeggiata”.

Lukaku
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Il gigante belga arriva a milano l’8 agosto dello scorso anno dal Manchester United, 74 i milioni spesi per il suo trasferimento. Cifre che lo rendono il giocatore più costoso nella storia del club nerazzurro. Soldi ben spesi? Al calare del sipario della Serie A, la risposta non può che essere positiva. Lukaku, partito sottotono rispetto alle aspettative, si è poi trasformato nel Man of the Year nerazzurro.

La vena realizzativa

I numeri parlano per lui. Lukaku, in maglia nerazzurra, riesce a raggiungere il suo nuovo record personale.

La prima stagione all’Inter, infatti, è la migliore nella carriera del belga.

Sono 29 i gol stagionali in 45 presenze, che superano anche i risultati del suo primo anno in Red Devils, chiuso con 27 reti. Tanti gol, ma soprattutto reti importanti.

Quando si parla di Romelu, però, non si può far riferimento solamente ai record, ma vanno considerati anche ai traguardi importanti.

L’attaccante, grazie ai gol messi a segno, conquista il terzo posto nella classifica dei centravanti nerazzurri e delle loro marcature alla prima stagione con la maglia dell’Inter. Solo Istvan Nyers e Ronaldo sono riusciti a far meglio del belga.

Non solo reti comunque.

La Leadership e lo spirito di sacrificio

Il numero 9 nerazzurro, dopo il tentennio iniziale, è riuscito a diventare dominatore e trascinatore indiscusso della formazione meneghina. Quando il resto del gruppo abbassava il ritmo, il tecnico pugliese poteva sempre contare su di lui. Conte chiamava, Romelu rispondeva. Il 27enne ha sempre lottato con una forza spaventosa, ha messo la sua esperienza al servizio della squadra, si è sacrificato.

Lukaku, Twitter
Lukaku, Twitter

“A tutti i miei compagni, ragazzi siete stati straordinari, darei tutto me stesso per voi ogni singolo giorno. Sempre forza Inter”. 

Ma Lukaku non è solo questo. È anche testa, cuore e atteggiamento da leader. Il mondo del belga, ormai da un anno, è solo a due colori: il nero e l’azzurro. L’Inter, la sua famiglia. Una famiglia per cui sacrificarsi, una famiglia con cui condividere alti e bassi, una famiglia con cui lavorare sodo e raggiungere gli obiettivi.

 

Romelu è stato un vero e proprio faro, non solo per l’attacco dei nerazzurri, ma per tutta la squadra e non poteva che essere lui il Man of the Year dell’Inter. 

Alessandra Cangialosi