Zlatan Ibrahimovic non le manda a dire e con il solito fare alla ‘God Zlatan’ punzecchia gli ex Manchester United

Il Manchester da Ferguson a Mourinho

E’ dal 2013 che il Manchester United non sale sul tetto d’Inghilterra, da quando Sir Alex Ferguson ha chiuso uno dei più longevi connubi tra un Manager e un Club. Dopo il suo addio i Red Devils hanno vinto nel 2016 un FA Cup sotto la guida di Louis Van Gaal e 

Josè-Mourinho

Risultati che non piacciono

La vittoria dei Gunners ha permesso un sorpasso ai danni del Manchester United che potrebbe essere determinante sul piazzamento finale, mettendo a serio rischio la qualificazione in Champions League. I Red Devils infatti, quinti con 58 punti si sono lasciati spodestare dall’Arsenal che si è piazzato al loro posto a +2. Come se non bastasse distano di un solo punto dal Chelsea.

Un andamento un po’ altalenante che fa riflettere e aizza critiche e umori inquieti, specie da parte degli ex Red Devils. Proprio questi ultimi, nella fattispecie Scholes, Gary Neville e Paul Ince hanno più volte inchiodato l’attuale Manchester, facendo più volte paragoni con il ‘vecchio Manchester’, quello di Ferguson, per l’appunto.

Zlatan non ci sta e va in tackle

Ibrahimovic Manchester United

Tale comportamento, però, sembra non piacere ad un altro ex, più recente e non figlio di Ferguson. Il soggetto in questione è Zlatan Ibrahimovic che in un’intervista al Mirror, con i soliti toni alla Zlatan, senza giri di parole, ha ammonito le critiche dei suddetti giocatori. Paragoni insensati secondo l’attaccante che trova fuori luogo il continuo riesumare pezzi di passato che sarebbe giusto lasciare indietro.

“Tutto quello che succede viene giudicato rispetto all’era Ferguson. Dicono che se Ferguson fosse ancora lì, non succederebbe, che lui non farebbe in quel modo o che farebbe in modo diverso. Se fosse per me, non vorrei piu’ che si parlasse di Ferguson, chi arriva deve scrivere la propria storia. Non vorrei piu’ sentir parlare di quello che succedeva prima. Ferguson ha il suo posto nella storia ma ora lo United deve andare avanti, deve trovare la sua identità”

Lo svedese poi, continua con toni meno amichevoli e invita i suddetti, anche provocatoriamente a ‘fare altro’ piuttosto che pensare a cose di cui non dovrebbero curarsi.

“Non sono più allo United e stanno tutto il tempo in tv a criticare e lamentarsi. Se vogliono lavorare allo United, si facciano avanti. Il loro tempo e’ passato e quando c’era Ferguson stavano zitti, parlavano solo se lui glielo permetteva. Ora parlano in tv ma non so se Ferguson li abbia autorizzati…”