Giovanni Andreini, ex preparatore atletico di Donadoni, è entrato nello staff esecutivo della Juventus.
Sarà sotto la sua responsabilità la gestione delle performance legate all’efficienza dei calciatori. Un ruolo già riconosciuto nei club europei, meno in quelli italiani. 
La Juventus sta attraversando una vera e propria crisi di risultati. La squadra bianconera è già sotto accusa, nello specifico lo staff che si occupa della preparazione atletica.
I giocatori bianconeri sono spesso infortunati e non reggono l’intensità di due tempi di partita.

Dopo un’attenta analisi di tutti i dettagli, la Continassa ha deciso di introdurre Giovanni Andreini nella posizione di capo-performance e coordinatore di tutte le attività legate appunto alle performance dei giocatori.

L’obiettivo di Andreini è quello di ottimizzare le attività che riguardano la gestione dei giocatori: dall’area medica, fisioterapica, riabilitativa, nutrizionale, preparazione atletica.
L’èquipe  di Massimiliano Allegri 2022/23  della Juventus è così composto:
– Marco Landucci: Vice allenatore più quattro collaboratori tecnici (Simone Padoin, Aldo Dolcetti, Paolo Bianco);
–  Simone Folletti Responsabile della preparazione atletica più gli assistenti Francesco Lucia, Enrico Maffei, Andrea Pertusio, Duccio Ferrari Bravo; 
Claudio Filippi e Tommaso Orsini preparatore dei portieri e assistente;
-Riccardo Scirea insieme a Paolo Pettinato e Domenico Vernamonte come match analyst.
L’introduzione di Giovanni Andreini ha il compito di coordinare tutte queste attività al fine di migliorare la prestazione in campo quindi il risultato finale.
Ma chi è Giovanni Andreini?
Nasce nel 1966 ad Alzano Lombardo, attratto dal calcio, inizia a giocare presso l’oratorio del suo paese, ma ben presto comprende che il suo ruolo sarà diverso.
Studia e si laurea all’Isef, con un Master effettuato a Digione (Francia) e diventa professore di educazione fisica. Inizia così  la sua carriera di preparatore fitness sui campi da calcio all’Alzano Virescit, la squadra del suo paese. Proseguira’ con il Livorno, Genoa, Parma, Bologna e Shenzen.
Un escalation che  porterà Andreini ad essere l’uomo di fiducia di Roberto Donadoni, il quale lo farà entrare nella Nazionale italiana. 
Il preparatore di Alzano prende in consegna una Vecchia Signora disperatamente bisognosa di aiuto.
Al momento la Juventus non accenna a migliorare e la speranza è che il lavoro svolto da Andreini sia la chiave per aprire la porta giusta.
La Juventus, con una perdita copiosa in bilancio, perde punti in Campionato e rischia il passaggio di turno in Champions. 
Nel Frattempo Andreini si è già messo al lavoro, la dirigenza bianconera riconosce in lui l’uomo giusto al momento giusto  e gode perciò della  fiducia dell’intero club.

Le premesse per fare bene pare ci siano tutte, ma bisognerà attendere il verdetto del campo: riusirà con il suo lavoro a dare nuova linfa ad una squadra “malata” psicologicamente e fisicamente?

Cinzia Fresia