Il derby di Genova ha superato i 70 anni di storia, ma quest’anno assume un significato particolare legato alla tragedia del crollo del ponte Morandi che ha diviso in due la città, ma ha unito nel dolore le tifoserie del Genoa e della Sampdoria.

Il derby di domenica prossima verrà giocato nel segno del Ponte Morandi

Quel ponte che il 14 agosto scorso ha ucciso 43 persone, ha reso inagibili le case di 600 persone che adesso sono costrette a vivere in affitto e ha imposto la chiusura delle aziende che avevano la loro sede ai piedi del ponte. Un disastro che direttamente o indirettamente ha colpito ogni singolo cittadino del capoluogo ligure.

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Per ricordare le vittime del crollo, al 43′ del primo tempo della partita il gioco si fermerà e  le curve si uniranno in un unico coro al grido di “Genova, Genova”.

Genoa e Samp: un campionato che non decolla

Genoa e Sampdoria sono legate non solo dalla stessa città e dalle sue tragedie, ma anche da un campionato, quello in corso, che le vede arrancare in classifica una dietro l’altra, frutto di una serie di sconfitte rimediate nelle ultime partite dopo un avvio di stagione che faceva sperare in altri risultati.

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La Sampdoria nelle ultime due giornate ha subito 8 gol. E’ difficile pensare che sia la stessa squadra che a inizio campionato ha segnato 3 gol al Napoli. La difesa a volte è troppo fragile e l’esito della partita non può dipendere solo dai gol di Defrel e Quagliarella che sono una delle migliori coppie di attaccanti della serie A con 10 gol.

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Il Genoa ha una differenza reti peggiore della Sampdoria, ha subìto 7 reti nelle ultime due partite e il giovane attaccante polacco Pjatek ha perso la strada del gol, ma conserva il primo posto nella classifica dei cannonieri di serie A. Il suo ultimo segno risale alla partita casalinga contro il Parma del 7 ottobre scorso, partita persa dal Genoa che è costata la panchina a Ballardini.

Il derby di Genova arriva in Argentina

Il derby di Genova questo fine settimana attraverserà l’oceano per disputare il Superclàsico della finale della Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors. Un viaggio nell’oceano come quello fatto agli inizi del 1900 da alcuni giovani genovesi che si trasferirono in Argentina in cerca di lavoro e di un tenore di vita migliore e unirono la loro passione per il calcio fondando i due club più titolati dell’Argentina: il River Plate e il Boca Juniors.

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Quest’anno il derby della Lanterna attraversa ponti crollati e oceani per raggiungere il cuore di tutti coloro che condividono le gioie e i dolori di Genova.

Gisella Santoro