Quella appena trascorsa è stata una settimana veramente piena per Lorenzo Insigne, impegnato con la Nazionale Italiana nelle due sfide valide alla qualificazione per i mondiali di Russia 2018.

Disfatta contro la Spagna e poco convincente con l’Israele, l’Italia ha deluso di parecchio le aspettative e le critiche sono piovute anche sulla testa dell’asso partenopeo, che ha perfino avuto un diverbio con Gianni Rivera sulla scelta di indossare la maglia numero 10.

Nel frattempo è continuato il corteggiamento di Mino Raiola, che spera di diventare presto procuratore di Insigne dopo aver preso sotto la sua ala protettiva anche il fratello minore Roberto.

Antonio Ottaiano, uno degli agenti di Lorenzo, ha fatto chiarezza sulla questione dopo aver difeso Insigne dalle critiche successive a Spagna – Italia.

Non è cambiato nulla – sostiene il procuratore – “Lorenzo è un nostro assistito. Abbiamo un contratto fino al 2019, salvo disdetta. In caso contrario avremmo saputo qualcosa”

Anche Raiola – oltre a difendere a sua volta a spada tratta Insigne dalle malelingue – ha concordato col mettere in stand-by il passaggio di procura, sostenendo di dover rispettare il fatto che Insigne abbia già un agente, anche se il desiderio di aggiungere Lorenzo alla lista dei suoi assistiti è davvero forte.

Il ‘re del calciomercato’ aveva anche vaneggiato su un possibile passaggio del fantasista al Barcellona, commento che aveva fatto scattare sull’attenti il presidente De Laurentiis, che ha risposto con un piccato: “Raiola deve passare sul mio cadavere”.

Facile aspettarsi altre scintille tra i due in un prossimo futuro, soprattutto se Raiola diventerà davvero il procuratore di Insigne.

Federica Vitali