Dopo aver chiuso la partita di andata degli ottavi di Europa League con una sconfitta, la Roma questa sera affronterà il Lione in un match da dentro o fuori. Gli uomini di Spalletti sono chiamati alla famosa “remuntada”, un termine che, in questi giorni, sta diventando familiare per le competizioni europee. I giallorossi devono provare a ribaltare il risultato per accedere ai quarti, cercando di imporsi contro i francesi in una sfida che serve per cancellare un’altra rimonta, quella da loro subita lo scorso giovedì proprio in Francia. La formazione capitolina, tornata alla vittoria in campionato domenica, dovrà disputare la partita in questione consapevole del significato che, a seconda dell’esito finale, questa assumerà nel loro cammino stagionale. L’uscita dall’Europa League significherebbe, infatti, la resa con annesso arrivederci a un obiettivo che era diventato una prerogativa per la squadra e per l’ambiente.

A tenere alta l’asticella dell’entusiasmo ci ha pensato mister Spalletti che ieri, durante la consueta conferenza stampa pre gara, ha dichiarato che, a parer suo, la Roma ha le carte in regola per mettere in difficoltà il Lione, con un 60% di probabilità di ribaltare la gara di andata. Ci crede l’allenatore che dopo aver fatto riposare sei degli undici titolarissimi lo scorso match di Serie A, li manderà in campo all’Olimpico dove dalle parole si dovrà passare ai fatti, e sul terreno di gioco saranno i calciatori ad aver il compito di rendere possibile quello che, per molti, appare difficile.

La trasferta della passata settimana aveva mostrato un calo fisico, dovuto probabilmente a un mancato turn over che ha costretto spesso i medesimi elementi a giocare le numerose partite tra campionato, Coppa italia e la stessa Europa League concentrate in poche settimane e, alle volte, distanti solo due giorni effettivi l’una dall’altra. Il tecnico ha lasciato riposare contro il Palermo, non facendoli giocare dal primo minuto, il centrocampo ufficiale composto da Strootman e De Rossi, il centravanti, andato poi a segno, Dzeko, ed altri abituati a rientrare negli undici titolari come Emerson. Manolas era rimasto a casa a causa della squalifica e Alisson, portiere di coppa, ha lasciato il posto a Szczesny. Questa sera tutti pronti a riprendere il loro posto, con El Shaarawy candidato ad una maglia. I tifosi sperano e, nonostante come oramai avviene da molto per ragioni risapute, gli spalti non saranno gremiti, i giocatori non saranno soli ad affrontare questa risalita.

Tra poche ore scopriremo se al termine della salita ci sarà una strada che indirizzerà la Roma verso i quarti di finale o se la costringerà a salutare la competizione.

Chiara Vernini