Alla vigilia del primo giovedì di Europa League,  la sfida  che attendeva il Sassuolo era stata considerata la più ostica e invece, i neroverdi sono stati gli unici tra le quattro italiane in competizione a collezionare i tre punti.

Sassuolo's head coach Eusebio Di Francesco greets Sassuolo's supporters at the end of the UEFA Europa League playoff soccer match between Italian Club US Sassuolo and Serbian Red Star Belgrade at Mapei Stadium in Reggio Emilia,Italy,18 August 2016.ANSA/ELISABETTA BARACCHI

Tre sono stati i gol rifilati al Bilbao, con Lirola, Defrel e Politano  che in assenza di Berardi, hanno permesso alla formazione di Di Francesco di infliggere una sonora sconfitta agli spagnoli e rendere così questo esordio europeo degno della propria squadra. Accantonata la sconfitta subita a Torino in campionato, la formazione emiliana ha messo in campo tutti gli elementi che l’hanno resa una realtà del calcio italiano anche fuori dai confini nazionali. Gioco, organizzazione, grinta e nessuna paura dell’avversario, questo è il Sassuolo ed oramai sembra anche troppo riduttivo parlare di favola.

download-1Nessuna magia e tanto turnover  invece per la Roma impegnata sul campo del Vikoria Plzen. I giallorossi  hanno impiegato solo quattro minuti per passare in vantaggio ma ne hanno impiegati altrettanto pochi (7′) per farsi rimontare.  Un errore difensivo, nello specifico di Juan Jesus, e i fantasmi del passato nascosti dietro l’angolo,  sono tornati a farsi vedere. Problema mentale e solito “piedino corto” come afferma mister Spalletti? Forse sì. I capitolini, però,  hanno provato a trovare la vittoria nella seconda frazione di gioco, rendendosi  pericolosi in attacco, anche grazie all’ingresso di Dzeko, dal primo minuto della ripresa, e di Florenzi e Totti a venti minuti dal termine della gara. La Roma dovrà ripartire da questi ultimi 45′ (così come da quelli giocati domenica contro la Sampdoria); per il momento, la Roma porta un solo punto a casa e si proietta verso il big match di domenica contro la Fiorentina.

 

Fiorentina's coach Paulo Sousa gestures during the pre season friendly soccer match between ACF Fiorentina vs Celta Vigo at Artemio Franchi stadium in Florence, Italy, 31 July 2016. ANSA/MAURIZIO DEGLINNOCENTI

Un punto anche per i Viola, in trasferta a Salonicco senza  riuscire a superare l’ estremo difensore Glykos. Ilicic, Babacar e Kalinic non hanno bucato la rete del Paok ma, allo stesso tempo, i greci non sono riusciti a sbloccare i risultato e così la sfida è terminata a reti inviolate.

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Diverso, invece, l’epilogo della partita a San Siro, dove l‘Inter ha visto trasformarsi quella che poteva essere considerata  sulla carta una “passeggiata” in una serata da dimenticare. Ampio turnover quello adottato dal tecnico nerazzurro che, però, non ha portato frutti.  Dopo esser andati sotto al 9’ del secondo tempo, la squadra di de Boer non è stata in grado di reagire e ha subito la rete del 2-0 sancendo il ko. L’Inter si affaccia così all’Europa portandosi dietro una tempesta di critiche.

Chiara Vernini