Mani alle orecchie e dita che quasi le insonorizzano i suoni provenienti dall’esterno, è questa l’ultima esultanza di Dusan Vlahovic nel gran gol contro l’Inter quando ormai tutto sembrava invano.
Una grande percussione – tallonato da Skriniar – lo ha portato a tu per tu con Handanovic e non ci ha pensato due volte a calciare un gran diagonale mancino dritto all’incrocio dei pali.

Gol Vlahovic
Gol del pareggio al 92′ di Dusan Vlahovic contro l’Inter (Foto: La Repubblica)

Dopo il gol che ha strappato il pareggio in extremis alla Fiorentina, ha dichiarato al Corriere dello Sport:

“Segnare è già bellissimo, ma farlo in quel modo non ha prezzo. Mi è venuto da ridere non appena ho segnato. Dovevo dare una gioia a questa gente, mi hanno accolto come un re. Posso ancora crescere, non ho ancora 20 anni. Sono molto grato a Montella perché mi è sempre stato vicino, non penso al suo futuro ma quando le cose vanno male sulla graticola ci finiscono tutti, non solo l’allenatore. L’esultanza? D’istinto mi era venuto da togliermi la maglietta, poi mi sono ispirato da Depay del Lione.”

Per molti sarà una coincidenza eppure l’attaccante serbo in passato aveva già segnato proprio all’Inter in una sorta di Déjà-vu quasi allo stesso modo.

Con un eccellente score di 32 gol in 15 partite nelle giovanili del Partizan Belgrado è riuscito a staccare il pass per un posto in prima squadra a soli 16 anni.

Dopo due anni si è guadagnato il nome di ‘predestinato’ in Serbia e i maggiori club di Europa sono piombati subito sulle sue tracce.

Alla fine però Pantaleo Corvino è riuscito a strapparlo alla concorrenza di Juventus e Arsenal e aggiudicarsi il cartellino del gioiellino balcanico.

L’arrivo in Italia però non è stato dei migliori.

Bloccato per un anno per problemi con il visto; ha fatto il suo esordio in campionato proprio contro l’Inter diventando il primo calciatore classe 2000 a esordire con la maglia viola.

Con i suoi 1,90 m per 75 kg è dotato di grande fisicità e velocità. Spesso paragonato a Ibrahimovic – uno dei suoi più grandi idoli insieme a Van Basten – per la provenienza dalla stessa nazionalità, è stato più volte elogiato anche dai suoi compagni.

Boateng e Milenkovic (suo compagno di squadra anche al Partizan) hanno speso parole al miele per lui «Vlahovic ha colpi fuori dalla media, è fortissimo e nelle movenze mi ricorda Ibrahimovic. Lo voglio tenere d’occhio aiutandolo a crescere», «È un talento, può cambiare la partita in ogni istante».

Vlahovic
foto GazzaViola

Il suo debutto in prima squadra nella Fiorentina è arrivato il 18 agosto 2019 nella partita di Coppa Italia vinta contro il Monza ribaltando il risultato con una doppietta personale. Il suo primo gol in Serie A è arrivato il 10 novembre con un’altra doppietta contro il Cagliari che però non ha portato punti alla sua squadra.
I numeri sono a suo favore – se consideriamo che tra un mese compirà appena 20 anni – e i margini di miglioramento sono grandissimi.

Vlahovic ha decisamente tutte le carte in regola per diventare la punta che tanto manca alla Viola ormai da anni. Montella è avvisato!  

Raffaella De Macina
Foto copertina: Gazzaviola