Se diciamo Cristiano Piccini, forse il suo nome non è proprio nuovo al calcio italiano.

Cresciuto nelle giovanili della Fiorentina, con cui ha vinto un Campionato Allievi Nazionali e una Coppa Primavera a fianco di Federico Bernardeschi, ha debuttato in prima squadra nel 2010.

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Il suo ruolo è quello di terzino destro o esterno di centrocampo: capace di difendere e spingersi sul fondo per crossare, pur avendo una struttura possente (lo dimostrano i 189 cm x 89 kg).

Ha alle spalle tre esperienze in Italia, una in Lega Pro da titolare con la Carrarese, una in Serie B con lo Spezia e l’ultima in Serie A con il Livorno.
In seguito, viene nuovamente mandato in prestito, stavolta all’estero e precisamente in Spagna alla corte del Betis Siviglia, nella seconda divisione del campionato spagnolo. Viene successivamente acquistato dalla squadra spagnola, con un diritto di riacquisto a favore della Fiorentina.

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Subisce la rottura del crociato nel 2016, ma non si arrende: con impegno e sacrificio torna a giocare e nel 2017, passando allo Sporting Lisbona con una clausola rescissoria di 45 milioni.

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Nello scorso mercato estivo viene acquistato dal Valencia per 10 milioni: firma un contratto quadriennale  che prevede sempre  una clausola rescissoria, stavolta da ben 80 milioni.

Nella Nazionale giovanile non è un volto nuovo, ha collezionato cinque presenze con l’Under 19 e sette presenze con l’Under 20. Nell’Under 21 ha esordito nel 2013 nell’amichevole vinta contro la Slovacchia.

Finalmente il suo sogno si realizza, ed eccolo con la convocazione nella Nazionale maggiore di Roberto Mancini per sostituire l’infortunato D’Ambrosio.

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Il nuovo gioiello del Valencia ha voglia di Italia, le big italiane sono avvisate… che sia ora di tornare finalmente “a casa”?

 

Raffaella De Macina