Buffon

Emotivamente è stata una stagione complicata, quello è innegabile, perché è cominciata troppo presto per poter avere poi la forza di gestire con razionalità tutto quello che via via è accaduto. A novembre la delusione della nazionale avrebbe ammazzato chiunque”.

“Dopo 4 finali contro il Milan penso che la partita difficilmente finirà al 90’ e ci sarà come sempre grande equilibrio. Non esiste la stanchezza in queste partite”.

“Siamo stanchi noi quanto il Milan: la stanchezza sarebbe solo un alibi per gestire un post brutto risultato. Donnarumma meritatamente sarà il portiere di riferimento italiano dei prossimi anni.”

Allegri

“Rino è un appassionato di calcio e un testone. Non è semplice sedere sulla panchina del Milan dopo esperienze molto diverse: è stato ed è molto bravo. Il Milan da quando c’è Gattuso ha conseguito risultati molto importanti. E poi quando hai giocato a livelli importanti rimetterti in discussione non è semplice. E Gattuso è stato bravo a farlo, così come Pippo Inzaghi”.

Su Gattuso con stima e ironia, lasciandosi scappare una battuta sul temperamento del tecnico calabrese aggiunge: “Quando sei stato un grande campione rimetterti in discussione non è uno scherzo ma Rino ci è riuscito alla grande. Lo vedo migliorato e anche un po’ più pacato, però domani speriamo s’incazzi un po’ significa che le cose non gli vanno bene…”.

“Sicuramente giocheranno due tra Rugani, Barzagli e Benatia se decideremo di fare la difesa a tre, ma non è detto. Mandzukic? I giocatori della Juventus stanno tutti bene, il Milan è una squadra che ci mette in difficoltà, è una finale bisogna giocarla con grande equilibrio e testa!.

“Cuadrado terzino? Ha fatto bene a Milano, ha avuto due letture sbagliate, ma tranquillamente può ricoprire quel ruolo. Dybala ha ancora margini di crescita: domani farà una grande partita”.

“A noi le critiche hanno sempre fatto bene. Però non dimentichiamoci che è in arrivo il settimo Scudetto consecutivo ed è un risultato straordinario: godiamo anche di quello che abbiamo ottenuto”.

“La fortuna di ogni allenatore è la società alle spalle in grado di mettere a disposizione del tecnico un gruppo di giocatori e uomini. E nella mia carriera, per fortuna, è sempre stato così. Innanzitutto dobbiamo portare a casa i trofei. Le frasi di Marotta possono solo farmi piacere, io con la società ho un ottimo rapporto e ha lavorato benissimo in questi quattro anni. Dopo il mio primo scudetto la società ha completamente ribaltato il gruppo, con ottimi risultati. A fine stagione ci siederemo a tavolino e programmeremo ciò che si dovrà fare”.

“In quattro stagioni è cambiata la mia crescita, sono cresciuto sempre, alla Juventus ma anche nelle mie esperienze precedenti. Ma la crescita non deve finire ora, spero io smetta di crescere quando finirò di allenare, momento che non arriverà tra troppi anni”