E’ nuovamente tempo di Champions League e all’Olimpico la Roma se la vedrà con il CSKA Mosca -prima del gruppo G- già questa sera, per tentare di salire di posizione nel girone e rialzarsi dopo il ko subito in campionato.

La formazione russa è al momento la rivelazione, almeno in termini di risultato, di questo raggruppamento.

Dopo aver recuperato due reti di svantaggio nel match d’esordio contro il Viktoria Plzen, ha stupito tutti per i tre punti guadaganti contro il Real, anche se i blancos che stanno stanno passando un periodo più che negativo anche in Liga, hanno servito sul piatto d’argento la rete a seguito di un errore grossolano di Cross.

Con il punteggio collezionato durante queste due prime uscite europee, la formazione russa comanda il proprio girone con quattro punti, seguita da Roma e Real a tre e il club ceco a quota uno.

Questo scenario rende ancora più chiaro il peso che questo incontro di andata, e poi il ritorno previsto il prossimo sette novembre, assume per la stagione del club capitolino.

Parlare di stagione non è esagerato, considerando come il passaggio del turno da inizio competizione e ancora oggi è considerato un obiettivo primario di  questa prima parte dell’anno e vincere domani ridarebbe una spinta necessaria a tutto l’ambiente, squadra compresa, per tornare a correre anche in  campionato dove non sono concesse altre frenate brusche.

Il CSKA, attualmente secondo a pari punti con il Krasnodar nella Prem’er-Liga,  è una vecchia conoscenza giallorossa, anche se rispetto al 2014 è una squadra totalmente differente.

Il 17 settembre di quattro anni fa i ragazzi di Garcia esordivano in quella edizione della competizione europea con un sonoro 5-1 rifilato proprio ai russi, facendo sperare i tifosi in un passaggio del turno che però  si rivelò  vano. La formazione che domani affronterà la Roma ha, però, un significato anche romantico per il popolo romanista: nel match di ritorno di quell’anno, quando i giallorossi sono volati nel gelo russo per disputare la seconda partita prevista contro il CSKA, in uno stadio semideserto a causa della squalifica Uefa nei confronti del club casalingo, Francesco Totti realizzò al minuto 43′ l’ultimo score personale in ambito internazionale.

Quella rete non è valsa   a sugellare la vittoria perchè una Roma ballerina in difesa concesse il gol del pareggio al 93′, in pieno recupero. Quella trasferta  è poi stata condita da foto che facevano presagire una presunta serata fuori per alcuni dei calciatori, avvenimento che ai tanti non  risultò idoneo a seguito dell’andamento che la partita aveva preso.

I due incontri precedenti quelli già menzionati vanno fatti risalrire al 1991 quando al termine del doppio scontro sul rettangolo verde, le due formazione hanno ottenuto un succeso per parte.

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

L’organico rispetto anche all’ultimo incontro tra le squadre è mutato da entrambe le sponde. Il CSKA ha visto partire il talentino russo che tanto ha fatto parlare di sè durante l’ultimo mondiale disputato in casa, Golovin, due pilastri come Ighashevich e Berezutski e tra i tanti anche Vithino. Al contrario della Roma sul mercato in entrata il club avversario ha investito molto poco, sferrando forse il colpo più rilevante dell’ultima sessione  estiva a parametro zero con lo svincolato Hernandez.

Domani sera, poi, Viktar Hančarėnka dovrà fare a meno del suo portiere titolare, Igor Akinfeev, espulso contro i madrileni per doppia ammonizione nei minuti finale dell’incontro. Il tecnico potrà  fare invece affidamento su nazionale ario Fernandez che gioca in casa e sull’esaltazione da primato che i suoi uomini stanno provando.

Dalla sua Di Francesco torna a puntare sull’uomo della difesa giallorossa, Manolas e probabilmente anche sulla disponibilità di altri due senatori di spogliatoio e di campo: De Rossi e Kolarov.

In attacco possibile ballottaggio per una maglia da titolare tra Kluivert e El Shaarawy mentre resta indispobile Perotti, che a pochi giorni dal rientro tra i convocati in campionato è stato soggetto alla lesione del soelo sinistro.

Adesso è il momento per la Roma di far tornare sul campo di gioco anche se stessa.

 

Chiara Vernini