Cagliari vive la sfida contro il Napoli come un derby: vari episodi del passato hanno contribuito ad accendere la rivalità

Quando in Sardegna arriva il Napoli, la città di Cagliari si ferma e anche il più “ateo” del calcio è coinvolto per osmosi a vivere quella giornata in modo particolare. Non l’Inter, la Juve, il Milan ma il Napoli: sportivamente parlando, è lui il Nemico numero 1 dei rossoblù.

Cagliari- Napoli, oggi, non è una sfida qualunque! Ma come mai? Da cosa nasce questa acredine – piuttosto unilaterale-?

Tutto ha origine agli inizi degli anni ’90…

  1. Daniel Fonseca: Era il 1990 quando da Montevideo sbarca in Sardegna uno sconosciuto – fino ad allora- attaccante di 21 anni. Con i suoi denti e con i suoi gol (8 in 27 gare disputate nella prima stagione e 9 nella seconda disputando 23 gare) diventa idolo dei tifosi ma dopo appena due stagioni, nell’estate del 1992, sbarca all’ombra del Vesuvio: per i tifosi cagliaritani fu vissuto come un tradimento tanto che, il suo ritorno al Sant’Elia, da avversario, fu contrassegnato da fischi. L’uruguaiano rincarò la dose con un applauso ironico prima e, successivamente (il 17 ottobre 1993) firmando una doppietta che decise la sfida. Come se non bastasse, dopo la prima rete, dedicò alla Curva Nord il gesto dell’ombrello.

  1. Spareggio Salvezza: Era la stagione 1996/1997, allo stadio San Paolo si giocò la sfida -per rimanere in serie A- tra Piacenza e Cagliari. Napoli fu invasa dai tifosi del Cagliari, mentre i tifosi azzurri si schierano dalla parte del Piacenza, con tutta probabilità perché si sapeva che Mutti, allenatore degli emiliani, sarebbe diventato di lì a poco allenatore del Napoli. Terminò 3-1 per i biancorossi e il Cagliari scese in serie B.

immagine da Cagliari Clubs

Tra massima serie e cadetteria, di fatto, le strade delle due squadre si ricongiungeranno solamente nel 2001 ma i sardi non hanno mai perdonato i napoletani tanto da vivere la sfida come un vero e proprio derby.

Per quasi 15 anni il Napoli non è riuscito a conquistare i tre punti in Sardegna. Tante le vendette consumate da parte dei rossoblù:

  • la vittoria del 2007 al San Paolo con due gol firmati da Matri e Foggia;
  • la vittoria, nella stessa stagione, firmata da Matri e Conti a ribaltare il risultato allo scadere con un Cellino che urlava scatenato “Napoletani Bast… !!!!”;
  • ancora una volta Conti, nel 2008, che nel finale toglie i tre punti al Napoli.

Nel tempo, però, gli azzurri si sono rafforzati e il Cagliari inizia a faticare nel tenergli testa: nel 2010, Lavezzi finalizza un contropiede allo scadere di gara e infrange quello che per gli Azzurri era il tabù Sant’Elia.

…pensare che una volta i rapporti tra le due non erano per niente ostili, anzi, entrambe le squadre sembravano essere unite dalla lotta contro lo strapotere del Nord tanto che la città partenopea festeggiò lo scudetto del Cagliari…

Caterina Autiero

immagine copertina da Spazio Napoli