“Si tratta di una donna tosta e preparata”…

Così, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, presenta Maria Sole Ferrieri Caputi scelta per arbitrare la sfida di Coppa Italia tra Cagliari e Cittadella. 

Così, la direttrice di gara toscana è entrata nella storia per essere stata la prima donna ad arbitrare una squadra di Serie A. 

Classe 1990, nata a Livorno, ha iniziato la sua carriera arbitrale per caso, pur amando il calcio… e Baggio.

Un guorno, all’uscita di scuola, trovò sul suo scooter un volantino che sponsorizzava l’inizio di un corso arbitri della sezione Baconcini di Livorno.

Lei, innamoratasi del calcio dopo essere stata con il padre sui gradoni dell’Armando Picchi per assistere a una gara del Livorno Calcio, colse quell’occasione e, quando non aveva ancora compiuto 17 anni, diresse la sua prima gara: Antignano Banditella contro Sorgenti, categoria Esordienti.

Da quel giorno tanti sacrifici e una dura gavetta affrontata con tenacia e tanto allenamento, senza però mai abbandonare gli studi.

Oggi, infatti, quando non è sui campi di calcio, è una ricercatrice per Adapte ed è dottoranda all’Università di Bergamo, attività che le consentono di essere flessibile per impegnarsi nei weekend con il fischietto.

E’ partita dalle categorie inferiori crescendo di gara in gara tanto che dal 2019 è arbitro internazionale e ha più volte diretto partite di Serie B (è stata la seconda donna ad aritrare in cadetteria maschile).

Adesso è arrivata per lei un altro importante traguardo ma quel che dovrebbe farci riflettere è che questa sua designazione per la sfida di Coppa Italia le ha puntato i riflettori addosso perchè, un fischietto rosa nel calcio professionistico maschile, è ancora un caso più unico che raro.

La speranza è che donne come lei possano scardinare i pregiudizi ed essere volti del cambiamento.