Stadio Marassi Genoa-Roma, è il 21 novembre 2021 quando la stella cometa di Felix Afena- Gyan illumina grazie ad una doppietta una giornata grigia, piovosa in un campo tutt’altro che semplice.

Stella cometa perché da quel giorno in poi, dell’attaccante ghanese la Roma perse  completamente le tracce. I giovani è giusto che vadano protetti per garantirgli una buona crescita e maturazione e così fu fatto con Felix. Mourinho gli concesse spezzoni finali di partite, qualche volta lo fece anche partire titolare, ma dei due lampi di luce che illuminarono Genova, non ci fu più alcuna traccia.

I giovani sono belli per questo, regalano sprazzi della loro potenza ma poi hanno bisogno di continuità se non vogliono bruciare le tappe troppo velocemente. Roma è una piazza calda, passionale che vedeva già in Afena il suo “Afenomeno“, ma meglio restare con i piedi per terra e in campo.

L’avventura del classe 2003 in giallorosso termina la scorsa estate quando viene ceduto alla Cremonese. E dato che il calcio si diverte tantissimo a giocare con il destino, saranno proprio i grigiorossi a sfidare la Roma il prossimo 1 febbraio all’Olimpico per l’andata dei quarti di finale di Coppa Italia. L’artefice di tutto, proprio Felix.

A farne le spese il Napoli delle meraviglie che si è dovuto arrendere solo e soltanto a se stesso. La Coppa Italia si conferma un torneo ricco di insidie e anche una partita apparentemente in discesa, può trasformarsi nella montagna più alta da dover scalare. L’11 titolare di Spalletti non è quello che siamo abituati a vedere in campionato, ma non possiamo certo considerare riserve calciatori come Simeone e Raspadori.

Un turn over lecito per consentire a tutti di poter giocare, ma che forse ha dato prova di qualche disattenzione di troppo dovuta al fatto che molti di questi giocatori hanno avuto poche occasioni per giocare insieme. Nonostante questo i partenopei hanno ribaltato il risultato dopo un’iniziale condizione di svantaggio chiudendo il primo tempo sul risultato di 2-1 grazie ad un gol da vero centravanti da parte del Cholito.

Ma ciò che è sempre rimasto nel dna della Cremonese del neo tecnico Ballardini, è la voglia di non mollare mai e oggi in un calcio dove le partite finiscono all’ultimo secondo di gioco, questo atteggiamento ripaga. I grigiorossi agguantano il pareggio condannando la partita ai tempi supplementari e infine ai fatidici rigori.

La pioggia a fare da cornice ha reso più pesante ogni singolo pallone e quello dell’ultimo rigore, già pesante di suo, sarà stato un macigno. Ma non per Felix che si presenta davanti a Meret con la sicurezza del giovane a cui tutto è possibile. Gol.

 

La Cremonese sogna sulle ali di un ragazzo che dovrà fare i conti con il suo passato. E se continuiamo a guardare il calcio e ad emozionarci, è anche per questo.

Elisa Licciardi