Grande festa a Riyadh per l’Inter: non solo la Supercoppa Italiana conquistata, ma anche un derby vinto. Un derby che ha avuto per i nerazzurri un sapore di riscatto.

La Supercoppa Italiana, giocata tra chi ha vinto nella scorsa stagione lo Scudetto e chi la Coppa Italia, ha visto contrapporsi quest’anno Milan e Inter. Una gara perciò sentita, perché ha significato anche Derby della Madonnina. Ma un match che, come ci si aspettava, ha portato con sé anche tanta carica emotiva.

L’Inter l’ha giocata con una carica diversa, con una spinta in più. Per riscattare l’ultimo Derby perso in campionato, quello che è stato poi un vero e proprio giro di boa per lo sprint finale verso il titolo di Campioni d’Italia conquistato sul finale dai rossoneri.

Lo ha giocato con uno spirito particolare Calhanoglu, sostenuto da tutti i suoi compagni. Il turco non le ha di certo mandate a dire nel post-partita e le sue parole riecheggeranno probabilmente a lungo. “È stata una vittoria molto importante, per me ancora di più. Sono molto contento grazie ai miei compagni e ai tifosi che sono venuti qui. Abbiamo vinto 3-0 e non dobbiamo dire altro“.

Voglia di rivincita dopo le feste scudetto del Milan? Io preferisco stare zitto ma è stato pesante per me vedere certe cose che non mi aspettavo, ma il karma torna tutto“, ha dichiarato senza troppo giri di parole ai microfoni di ‘Mediaset’.

Il risultato finale è stato perciò pesante, perché i nerazzurri hanno sostanzialmente sempre tenuto il punto della situazione. Andando a segno nel primo tempo con Dimarco prima e con Dzeko dopo. E chiudendo ogni possibile spiraglio al Milan con il super gol di Lautaro Martinez nella ripresa.

Il Milan ci ha provato ma non ha potuto evitare il ko, siglato da un 0-3 netto inferto dall’Inter.

Ancora una volta, allora, Simone Inzaghi si è confermato uno specialista di queste gare. Non è infatti un caso se su quattro gare di Supercoppa sono arrivate quattro vittorie. Due consecutive proprio sulla panchina dell’Inter.

Inzaghi è riuscito nuovamente a infondere una mentalità vincente nei suoi, andando a preparare una partita in cui è riuscito a ingabbiare il Milan, non permettendogli di proporre il proprio gioco. Ma, anzi, quasi arrancando nel tentativo di contenere quello avversario.

Così perciò il tecnico nerazzurro ha parlato dopo il match, consapevole di quanto riuscito a mettere in campo con i suoi: “Fa piacere aver vinto una coppa così contro un avversario di assoluto valore. Ringrazio la società, le nostre famiglie e chi c’era l’anno scorso che ci ha permesso di essere qua“. 

Serate così – ha continuato – siamo abituati ad averne. Stasera c’era qualcosa in più perché era un derby in finale. Io sono super orgoglioso di me e dei miei ragazzi. Abbiamo fatto una partita concentrata, aggressiva, determinata. Le finali vanno giocate così, abbiamo spinto e ce la siamo giocata nel modo migliore. I ragazzi si meritano questo, io e il mio staff siamo qui per aiutarli a vincere“.

Il cielo si è dipinto di nerazzurro sopra Riyadh e Simone Inzaghi ci ha messo, ancora una volta, la propria firma. Adesso però il mister, perfetto nelle gare secche, è chiamato a lavorare maggiormente sul percorso a lunga gettata.

Perché l’Inter ha dimostrato di avere una squadra capace di vincere contro le big (come Napoli, Milan, Barcellona in Champions) ma l’obiettivo è non avere momenti di blackout specialmente in alcuni punti salienti della stagione. Come avvenuto lo scorso anno, quando difatti i nerazzurri hanno perso uno scudetto, e come è successo in questi mesi quando non sono state conquistate vittorie pronosticate.

Troppi passi falsi da dover evitare, perché il gruppo ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per potersi ancora giocare qualcosa. Nonostante la corsa del Napoli. E Inzaghi, allora, deve far proprie le sue parole in primis: “Stasera è giusto godersi questa vittoria, ma poi bisognerà subito tornare a pedalare“.

Alessia Gentile