Il 30 maggio del 1957 la Fiorentina sfiora l’impresa arrivando in finale di Coppa dei Campioni contro il Real Madrid.

La Fiorentina arrivava in Coppa dei Campioni da perfetta sconosciuta… o quasi.

Nella stagione precedente la Viola allenata da Bernardini aveva conquistato il suo primo storico scudetto.

Il successo valse la qualificazione alla nuova competizione.

Alla Fiorentina va il primato di essere la prima squadra italiana a riuscire nell’impresa.

Nonostante ciò nel 1957 la Coppa dei Campioni era ancora ben lontana dall’essere definita un premio prestigioso.

Il percorso dei Viola fino alla finale comprende quasi tutte vittorie di misura, la più importante di certo quella contro la Stella Rossa di Belgrado.

Dall’altro lato del terreno di gioco c’era una squadra che nel calcio europeo era già leggenda: il Real Madrid.

Nonostante il terzo posto rimediato in Liga, i Galacticos sono pronti a difendere il titolo vinto l’anno prima davanti al pubblico di casa. La finale infatti si gioca sul terreno bollente del Santiago Bernabeu.

Un aneddoto buffo: la partita, in programma in serata, viene spostata alle 17:30 per volere della Fiorentina. In Italia poter giocare con le luci artificiali era ancora un sogno!

La differenza di rosa potrebbe non essere abissale se dalla parte del Real Madrid non ci fosse un intramontabile Alfredo Di Stefano.

Sarà proprio Di Stefano a punire i Viola segnando (e in verità innescando) il rigore del vantaggio.

Da sottolineare però le prodezze del portiere Sarti che resiste ad un assedio del Real durato praticamente 45 minuti.

Dal momento del vantaggio spagnolo la partita cambia faccia e la Fiorentina sembra troppo stanca per ribaltarla, la squadra di Bernardini aveva speso tutto nel provare a contenere l’avanzata dei Blancos.

La sfida termina 2-0 in favore del Real Madrid ma rimane comunque un grande pezzo della storia Viola in Europa.

 

Federica Vitali