Ci sono tragedie che rimangono scolpite nell’immaginario collettivo e che nonostante il passare degli anni, fanno ancora male. Tutti ricorderete la tragedia di Superga: alle 17:03 del 4 maggio 1949 l’aereo proveniente da Lisbona con quella che era la squadra di calcio più forte del mondo si schiantava a causa del maltempo contro la collina di Superga, provocando la morte di tutte e 31 le persone a bordo.

Sono passati 67 anni e domani, 4 maggio 2016, il Comune di Torino ha deciso che la Mole Antonelliana si tingerà di granata per omaggiare la memoria degli “Invincibili” del Grande Torino, nell’anno dell’intitolazione dello stadio Olimpico di Torino (ex Comunale) alla leggendaria squadra persa il 4 maggio 1949.

La colorazione granata del monumento simbolo della città sarà soltanto il primo appuntamento per ricordare il Grande Torino: domani, infatti, ci sarà la consueta processione laica al colle di Superga.

Ma non è tutto: quest’anno, per la prima volta, alle ore 17,00 nella basilica ci sarà la prima messa “granata” celebrata da don Riccardo Robella, il viceparroco di Nichelino, che sulla sua pagina facebook ha impostato uno sfondo che lo ritrae con Paolo Pulici, l’ex giocatore più amato dal popolo granata. Robella raccoglie una pesante eredità, quella di don Aldo Rabino, il cappellano del Toro scomparso improvvisamente nell’agosto scorso. Dopo la funzione religiosa, si terrà la cerimonia alla lapide dove il capitano del Torino di oggi, Kamil Glik, leggerà i nomi delle 31 vittime.

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È di questi giorni una petizione che chiede di ricordarle a ogni partita giocata all’Olimpico “Grande Torino”. L’11 maggio, infine, sarà inaugurato il Torino Club dedicato a don Aldo Rabino.

Barbara Roviello Ghiringhelli