Dalle pagine de La Stampa, Marco Tardelli campione del Mondo del 1982, ha scritto una lettera indirizzata all’allenatore del Milan, Vincenzo Montella. Una lettera non proprio amichevole, nella quale esprime le sue perplessità su tutto ciò che ruota attorno alla squadra rossonera.

All’inizio, per indorare la pillola, si complimenta con il Mister per il suo excursus calcistico ma dopo punta dritto al bersaglio e non si risparmia su nulla. Ovviamente il nocciolo della questione è il KO con la Lazio, cha ha sorpreso tutti, compreso lo stesso Montella il quale ha più volte sottolineato, in conferenza stampa, la necessità di “cambiare atteggiamento” a prescindere dai moduli di gioco utilizzati.

Nonostante queste righe siano state scritte dopo la schiacciante vittoria in Europa League con l’Austria Vienna, Tardelli scrive:

«Il Milan ha una storia importante […] una storia di successi invidiabili […] fuoriclasse io non li vedo nel tuo Milan».

Ecco l’attacco mirato di Tardelli: si allude alle leggende del Milan, egli stesso cita i grandi e direi anche ineguagliabili Maldini, Van Basten, Baresi, Rivera. Nel Milan di Montella, a suo parere, non c’è trippa per gatti. Da qui le accuse all’allenatore rossonero e agli acquisti fatti dalla società: a Montella per aver definito “eccellente” il mercato estivo e agli acquisti fatti dalla società perché Tardelli non intravede nulla di così eclatante. Inevitabile il riferimento a Bonucci e la battuta sulla fascia da capitano e le dinamiche che determinano la sua assegnazione. Ossia se è attribuita da “contratto” o dallo “spogliatoio”, alludendo, quasi, a delle controversie tra calciatori.

Inoltre, l’ex Campione del Mondo ha definito la squadra “incerta, imprecisa” con “giocatori in confusione”. Per concludere ha chiesto “chiarezza”. Chiarezza che a suo parere, Montella deve ai tifosi che “sono tornati”, che “si aspettano un grande Milan” e soprattutto se essi possano “fidarsi della proprietà”.

Con “sincero affetto” termina la lettera che tanto affettuosa non sembra. Certo la sconfitta con la Lazio ha evidenziato delle lacune che i rossoneri possiedono. Sicuramente i tifosi vogliono vedere un Milan che possa andare in Champions, un Milan che possa tornare a brillare, un Milan dai grandi nomi, che aggiunga altre coppe a quelle precedenti, ma non si può avere tutto e subito.

È solo la quarta partita di Campionato che ora i rossoneri dovranno disputare e giudicare così velocemente sembra un po’ esagerato.

Per carità si tratta solo di consigli, a detta di Tardelli, ma il Milan è una squadra giovane che deve trovare il suo equilibrio in campo e fuori. Convincere grandi illustri a giocare nel Milan attuale non è semplice, manca la Champions, ambita da qualunque giocatore, ma non vanno nemmeno liquidati con tanta facilità gli acquisti fatti dalla società.

Serve tempo, coesione e voglia di tornare a riprendersi i ruoli prestigiosi che questo club ha sempre occupato in Italia e in Europa.

Elena Defilippis