Nella finestra di calciomercato estivo antecedente la scorsa stagione di campionato, l’attuale attaccante della Roma, Mohamed Salah era stato l’attore principale di una telenovela calcistica nella quale i cooprotagonisti sono stati la Fiorentina, il Chelsea e il club giallorosso. Il giocatore era sbarcato a Firenze nel gennaio 2015 e, stando agli accordi tra i viola e i blues, qualora la società fiorentina avesse versato un milione di euro nelle casse degli inglesi, il prestito si sarebbe prolungato per un’altra stagione, salvo il consenso del calciatore. L’attaccante, però, non ha manifestato la volontà di restare in Toscana, anzi la diatriba nasce proprio da una scrittura privata in cui il giocatore si svincolava da ogni legame con i viola, i quali non hanno però digerito il comportamento del romanista, del club di Abramovich, che ha trovato un accordo con la Roma per far giocare il ragazzo nella Capitale, e della società  di Pallotta, la quale per il presidente Della Valle avrebbe trattato un giocatore in quel momento in forza nella loro squadra. Così la Fiorentina, sostenendo come la famosa scrittura privata non fosse stata depositata in Lega, ha fatto appello tramite i propri avvocati alla Fifa, richiedendo una squalifica di quattro mesi per il giocatore e ieri  la decisione da Zurigo è arrivata in Italia. La massima organizzazione del calcio mondiale ha respinto le richieste dei viola, non considerando una violazione del contratto il trasferimento dell’egiziano dal Chelsea alla Roma. In casa Fiorentina non si danno perduti e hanno annunciato che presenteranno ricorso al Tas dopo aver analizzato, mediante il proprio staff legale, le motivazioni della Fifa attese nei prossimi giorni. Intanto l’agente di Momo, Ramy Abbas, già al centro dei riflettori per alcuni tweet ironici inerenti la questione, ha commentato,  servendosi del medesimo social il responso; questo il post da lui pubblicato sul proprio profilo: “Hey, ti ricordi di quel problema alla Fifa? Sì, hanno perso. Congratulazioni“. Ora non resta che attendere i risvolti delle prossime “puntate”.

Chiara Vernini