Non ci sono più i cartellini di una volta. O meglio, se ne sono aggiunti altri: al rosso (espulsione) e al giallo (ammonizione), il calcio potrà contare sul colore verde e blu. Andiamo con ordine.

Il cartellino verde doveva esordire in Serie B già a inizio campionato ma per motivi di copyright “è slittato di qualche mese – ha spiegato il presidente della Lega Serie B Abodiper questioni relativamente a un progetto spagnolo e soprattutto per meglio definire i parametri di valutazione dei gesti compiuti dai calciatori meritevoli del riconoscimento”. Il cartellino verde ha valore puramente simbolico e mira a premiare piuttosto che punire nel senso che vale come una sorta di nota di merito, segnalazione positiva che il fischietto annoterà sul proprio referto sottolineando così i gesti particolari, quelli di fair-play, assoluta correttezza e improntati all’estrema lealtà sportiva. “È un’iniziativa che vuole essere di stimolo per la crescita del rispetto reciproco, del fair play” ha spiegato Abodi “Abbiamo chiesto la collaborazione degli arbitri: dovrà essere il team arbitrale a fine partita a giudicare ed eventualmente premiare col cartellino verde il giocatore o i giocatori che lo avranno meritato con gesti altamente speciali. Fa parte di un progetto più complessivo che intende riportare al centro la questione del rispetto, della credibilità, dal fair play, dei principi e dei valori del gioco del calcio e che ha già segnato altri importanti passaggi di grande portata morale”.cartellino-blu

Il cartellino blu è rivolto al mondo giovanile e nasce da un’idea della scuola calcio La Cantera Athletic Club di Secondigliano (Napoli) con l’intento di “far capire ai nostri iscritti che il mondo dello studio e dello sport possono coesistere, contribuire alla formazione di un ragazzo”. Un’iniziativa con la quale se non vai a bene a scuola fa sì che non puoi essere convocato. Quindi, i voti al di sotto della sufficienza, le marachelle scolastiche, o una condotta che fa disperare i professori (e i genitori) non faranno cumulo solo sulla pagella ma serviranno al tecnico della scuola calcio a scopo educativo per far capire ai ragazzini che lo studio viene prima di ogni cosa.

A questi andrebbero aggiunto anche il cartellino bianco. E’ un progetto che Michel Platini coltiva da tempo, e rappresenterebbe il terzo cartellino da affiancare a quello rosso e giallo in dotazione degli arbitri, per porre un freno alle polemiche e alle proteste in campo. Ovvero: per quei giocatori che esagerano in atteggiamenti plateali, e che sarebbe ingiusto punire con l’espulsione, a volte tocca loro l’ammonizione e che a volte se la cavano con un semplice rimprovero. Platini propone, appunto, il cartellino bianco che equivale a una espulsione temporanea, 10 minuti per fare un esempio plausibile.

Due iniziative lodevoli che fanno bene al calcio con l’obiettivo di restituire, o quanto meno rispolverare, il vero valore dello sport più bello del mondo.

Francesca Di Giuseppe