Spesso i tifosi e la critica in particolar modo, dimenticano che i giocatori di calcio sono umani tanto quanto noi e a ricordarci quanto questo sia spesso sottovalutato ci pensa Radja Nainggolan che si racconta, come uomo e come calciatore, sul mensile Rolling Stone.

Il belga parla di sè senza mezzi termini: si scatena ma a quanto pare il suo “scatenarsi” va colto alla lettera. Non è certo uno scoop che il centrocampista ami la movida, (il video, diventato tormentone, della vacanza in compagnia della moglie a Ibiza ne è la conferma). Radja è giovane, grintoso, fa bene in campo e non vuole farsi mancare nulla, ecco perchè non rinuncia alle serate in discoteca “Vado in discoteca perché non ho voglia di stare tutte le sere a casa come gli altri che fanno solo casa-campo-casa-campo … Non mi hanno mai rimproverato per questo, forse perché ho scelto i momenti giusti per divertirmi. Finché uno va bene in campo va bene anche fuori…”. Nulla di contestabile al centrocampista giallorosso, ma attento Radja a non esagerare: la strada che porta dalle stelle alle stalle è breve!

Basta fare qualche salto indietro e ricordare quante volte abbiamo riso, o pianto, davanti a certe bravate finite in prima pagina: di calciatori “monelli” o “ribelli” e “discotecari” la storia ne è piena. Tra le varie bravate però non si può fare di tutta l’erba un fascio, anche perché di erba (non solo dei campi di gioco) c’è chi se ne intende. Sesso, droga e rock ’n roll ma c’è chi tra una bravata e l’altra è riuscito a mettere un freno al divertimento e redimersi e chi, invece, ha buttato “in fumo” la carriera.

  • Andando molto indietro nel tempo ci viene in mente Rudi Voeller giocatore della Roma degli anni ’80. Magari voi non lo ricorderete ma, parlando di Nainggolan non si può non ricordare il tedesco che, non a caso amava la birra, ma non solo. Voeller era il Radja del passato: amava i locali, la movida romana, conosceva tutti i locali e, di tanto in tanto si apprestava a conoscere meglio anche i divanetti dei locali sui quali, a fine serata crollava devastato.
  • Un capitolo quasi a parte è quella del “tridente” brasiliano: indimenticabili per classe, tecnica, giochetti e non solo…Il Fenomeno Ronaldo è indimenticabile per quanto fatto sui campi di calcio ma anche per come abbia concluso la sua carriera all’insegna di discoteche e trans. Ronaldinho, mina vagante in campo, giocoliere da ipnosi con i suoi tocchi  seguì le orme del suo idolo e mentore Ronaldo ed ecco che anche lui finì con l’essere coinvolto in movida brasiliana all’insegna di samba e donne. Per concludere la triade brasiliana come non citare l’Imperatore Adriano che, purtroppo per lui, ha deciso di scendere dal trono nel calcio per darsi alla perdizione tra boss, prostitute, droga, alcol e tanto cibo.
  • Un altro interista degno di nota per come abbia distrutto la carriera con una vita non proprio da atleta è Francesco Coco (una vera e propria meteora). Promettente sin da giovane, spicca con la stessa velocità con la quale sparisce dal mondo del calcio dandosi alla totale perdizione tra droga, festini e divertimento tanto da finire immischiato nel caso “Vallettopoli”.
  • Quando si parla di bravate e droga legata al mondo del calcio un nome che salta a galla automaticamente è quello di Maradona: le gesta uniche che ha compiuto in campo vengono ricordate tristemente insieme a molte marachelle e al suo passato legato alla coca che ha spesso offuscato l’aura di talento che l’ha reso immenso.
  • Non solo droga nella vita dei calciatori monelli ma anche donne e motori. Se parliamo di motori, macchine e patente, donne, discoteche, Super Mario Balotelli è il re assoluto che unisce il tutto. E’ lui il protagonista assoluto di bravate di ogni genere: serate con fiumi di alcol, donne e divertimento di ogni tipo; fuochi d’artificio, fucili e scorribande in auto. E’ solo l’ultima il ritiro della patente per eccesso di velocità … nella speranza che sia la volta giusta per frenarlo, oltre che in strada, anche in pasticci.
  • Lo sciupafemmine per eccellenza è lui, Marco Borriello, bomber in campo e fuori. L’attuale giocatore del Carpi oltre ad essere passato per molte squadre di serie A ha transitato anche in tutti i locali delle città in cui ha giocato e, crediamo anche in molti letti facendo stragi di cuori.
  • Movida? Party? Donne? Ultimo, ma non per importanza, della nostra compilation è, ancora una volta, un ex dell’Inter degno rivale, in fatto di donne, del playboy Borriello: parliamo del bomberone Bobo Vieri il quale, nonostante abbia raggiunto una certa maturità, pare non abbia ancora messo da parte l’hobby di frequentare locali di ogni tipo. Risale a più o meno un mese fa l’ultimo scoop che l’ha visto protagonista di una “diatriba” con i buttafuori di un noto casinò veneziano.
  • Un altro amante della movida sembra essere il Pocho, soprattutto ai tempi in cui era re Partenopeo. Da pochi giorni spopola sul web una foto che ritrae l’argentino in tanga bianco durante una festa risalente a qualche anno fa. Ma pare non sia bastato a Lavezzi il trasferimento a Parigi per spegnere il fuego che lo contraddistingue: spesso criticato in Francia proprio per le sue notti folli trascorse nei locali.

Il nostro calcio non si è privato di nulla: costellato da bomber in campo e nella vita. Chi più fortunato, chi meno, ci hanno insegnato che divertirsi fa bene, ma non sempre…

Egle Patanè

(*immagine da nonmidire.it)