La sfida contro la Fiorentina è stata per gli uomini di Spalletti una prova di forza di cui poter essere parzialmente soddisfatti. Il risultato, che al netto di tutto, è ciò che conta, è propeso più dalla parte di Spalletti che di Pioli nonostante l’ottima prestazione dei viola e di un Federico Chiesa a tratti monumentale, se non fosse per qualche cavillo caratteriale ancora da limare dettato dalla giovane età. 

Malgrado la squadra meneghina abbia concesso parecchio trovandosi spesso in difficoltà nella costruzione di manovra, sono comunque riusciti a raccogliere risultato e punti necessari alla ripresa di quello che è stato un inizio sconnesso e fuori da ogni logica. 

La vittoria europea casalinga con il Tottenham ha innescato la miccia di ripartenza, dando alla squadra quella spinta psicologica necessaria a riemergere dalle situazioni di emergenza. Arrivato il gol di Icardi anche in Serie A, sebbene dagli undici metri, quello sui cui Spalletti dovrà iniziare a lavorare con caparbietà è proprio l’attacco, reparto ancora troppo in difetto almeno nella finalizzazione.

Ivan Perisic è l’attaccante che finora ha fatto meglio, segnando due reti e fornendo un assist. Mauro Icardi invece è quello che preoccupa di più almeno per finalizzazioni. Soltanto due volte in gol finora il capitano nerazzurro: una per competizione, uno segnato in UCL e uno in  Serie A. Il gol contro il Tottenham, valso miglior gol della settimana di Champions League gli ha fruttato gli applausi e gli encomi di tutta Europa, ma il centravanti riesce ad impattare poco sul pallone, spedendolo dentro la rete veramente troppo poco rispetto ai suoi standard. Ciononostante l’argentino non fa sentire la sua mancanza: malgrado siano pochi i gol realizzati Maurito c’è sempre lì dove dovrebbe, da buon leader quale inizia ad essere. Il rigore contro eseguito magistralmente e l’assistenza fornita a D’Ambrosio in occasione del gol ne sono conferma.

(immagine calciomercato)

Intanto è già Serie A, e dopo il turno infrasettimanale, un altro impegno in agenda per l’Inter prima della trasferta a Eindhoven valida per il secondo turno di UCL: il Cagliari di Maran

Con 6 punti, 1 sola vittoria contro l’Atalanta di Gasp, 2 sconfitte e 3 pari arrivati con Milan, Sassuolo e Samp, il Cagliari arriverà a San Siro da sfavorita ma – Parma docet – quello che l’Inter non deve assolutamente fare è sottovalutare l’avversario. Lo scorso anno, in quel di San Siro i sardi sono ripartiti dal centrocampo 5 volte.

Quest’anno difficilmente gli interisti riusciranno a riproporre una simile goleada, specie perché il PSV chiama e per Spalletti un turnover sarà quasi necessario.

Confermata la linea difensiva, compresa di Handanovic estremo difensore, D’Ambrosio a dx e Asamoah esterno a sx, Skriniar e De Vrij centrali, alle spalle di Gagliardini e Brozovic  alle quali vengono affidate le chiavi del centrocampo. Gagliardini al posto di Vecino, quasi certamente titolare contro il PSV, al fianco di Marcelo Brozovic. Recuperato Lautaro Martinez, potrebbe essere riservata a lui la posizione sulla trequarti dietro le spalle di Mauro Icardi al posto di Nainggolan. Perisic largo a sinistra e Politano sulla destra.

4-2-3-1: Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, De Vrij, Asamoah; Gagliardini, Brozovic; Politano, Nainggolan, Perisic; Icardi.