A tutti i tifosi rossoneri sono ben note le parole di “Milan Milan”, l’inno ufficiale della squadra di Milanello, composto alla fine degli anni ’80.

Un inno che ha fatto storia, scritto da Tony Renis e Massimo Guantini e voluto personalmente dall’allora presidente Silvio Berlusconi.

Il dirigente del Milan fu subito entusiasta della canzone.

Il suo autista – tifoso dell’Inter – si lamentava scherzosamente, poiché la faceva ascoltare a chiunque entrasse in macchina.
Si dice che lo stesso Berlusconi abbia scritto alcune delle strofe.

Anche i tifosi del Milan, dopo ben 25 anni, sono molto legati a quest’inno, sulle cui note hanno festeggiato immensi successi.

Non è mai stato messo in discussione come canzone ufficiale, soprattutto perché Galliani l’ha sempre difeso a spada tratta. Tutto per conservare la tradizione.

Prima di esso era un altro l’inno del Milan, scritto da un maestro come Enzo Jannacci e voluto dall’ex presidente Farina: “Mi-Mi-La-Lan”.

I tifosi più grandi d’età lo ricorderanno sicuramente, andò molto in voga tra i sostenitori rossoneri nei primi anni ’80.

Qualche proposta moderna però è arrivata nei momenti più difficili per il club rossonero e, al giorno d’oggi, tra i giovani spopola la canzone “#Rossoneri” a cura dei rapper Emis Killa e Saturnino, notoriamente tifosi del Milan e legati al panorama calcistico da tempo.

Nel videoclip della canzone vengono riprodotte immagini degli eventi milanisti più gloriosi con una carrellata di leggende fino all’anno 2015.
Nonostante il successo, non è mai diventato l’inno ufficiale, è difficile sostituire l’affetto per “Milan Milan” dei tifosi rossoneri.

Quando negli ultimi anni la presidenza è poi passata tra le mani del nuovo dirigente asiatico alcuni tifosi hanno fatto richiesta di cambiare l’inno, mai andata a buon fine.

L’intenzione era quella di tagliare con il passato dell’era Berlusconi e la canzone che in tanti avevano proposto fu “Canto Rossonero” di Umberto Smaila, un inno che comunque aveva fatto storia per decenni nella curva Sud di San Siro.

L’inno berlusconiano ha battuto anche  altri due canti, durati veramente poco: il primo,  “Campioni, campioni”,  registrato dopo la vittoria in Champions contro il Barcellona nel 1994, durò solo il tempo di una stagione.

Nel 1995 fu la volta di “Milan, la nostra fede”.

Tuttavia, viste le annate fallimentari della squadra rossonera fino al 1997, la società decise scaramanticamente di tornare alle note di Tony Renis.

 

Federica Vitali