Caro Álvaro Borja Morata Martín,

tostissimo e talentuoso ventottenne madrileno, “pedazo de carne” di indubbio fascino, attaccante proficuo e risolutivo, nonché sbrogliatore col pedigree di matasse in campo nell’arco di 90 minuti.

Tu, che dall’alto di 1,89 cm sfidi a muso duro gli avversari, ti piazzi laddove serve per far loro tremare le giunture e tentare di insaccare la palla per regalare gioie alla tua squadra.

Tu, che nella vita “normale” hai una moglie che sembra la figlia di una dea greca, che ti sforna figli altrettanto bellissimi come se fossero torte di mele e ancora tu, che dalla vita sembra abbia ottenuto tutti i doni di Madre natura e pure qualche optional…

DIMMI, Alvarito bello, cosa non hai capito del fuorigioco?

No, perché qua il fatto inizia a prendere una preoccupante piega. Pare che l’idea che tu ti sia fatto del fuorigioco non coincida esattamente con quello che realmente è.

Noi lo sappiamo che quella del fuorigioco è una delle regole più antiche del calcio, probabilmente solo Queen Elisabeth è più antica, ma ancora oggi è oggetto di numerose discussioni e di non poche polemiche, sebbene l’avvento del VAR avrebbe dovuto rappresentare la definitiva pietra tombale proprio sui dubbi legati alla sopra citata regola.

Alvaruccio caro, a te che è successo che nel giro di meno di una settimana, ti sei fatto annullare sei gol tra campionato e Champions League?

Non è che per caso sotto sotto, tieni il mito di Filippo Inzaghi e ne conservi il poster in cameretta?

No, perché si inizia ad intravedere all’orizzonte un nuovo binomio. Dopo Albano e Romina, Sandra e Raimondo, pizza e birra, cacio e pepe, salsiccia e friarielli, settembre e cimici verdi, ecco MORATA E IL FUORIGIOCO.

Eh no, Álvaro, tu che hai lo stesso nome di colui il quale è passato alla storia per avere dato sembianze e voce nientepopodimenoche a PIERINO, non puoi legare la tua carriera calcistica ad una perenne infrazione.

Alvaro Morata
Fonte immagine profilo Twitter La Maglia Bianconera

Vuoi che dopo la zona Cesarini, venga creata la LINEA MORATA?

Non credo proprio!

Allora senti qua, io avrei un’idea.

Indossa la mascherina e recati, appena puoi, io direi prima di subito vista la situazione, in una cartoleria a Torino e chiedi un quaderno a righe per la prima classe della scuola primaria.

Lo porti a casa, te lo guardi ben bene, e di sicuro noterai che ci sono due lunghe linee violacee ai bordi di ogni pagina.

Ecco, quelli sono i MARGINI.

Quando si scrive, oltre quelle due linee verticali NON SI VA MAI, chiaro?

Segnati sta cosa, Álvarottolo caro, anzi, fai proprio una bella paginetta di esercitazione.

Scrivi così: “Non si scrive oltre il margine”, fino a fine pagina, poi, quando riscenderai in campo con la Juventus, ripetiti ossessivamente in testa questa frase e vedrai che le cose si aggiusteranno e mieterai gol a valanga.

Poi magari passeremo alle note, alle variabili, alle postille, ai cucuzzari vari della regola del fuorigioco ma almeno il grosso lo mettiamo al sicuro.

Ohi, guarda che passo a controllare se hai svolto il compito eh!

Buon lavoro, Moratuccio bello.

Simona Cannaò