Dopo la notizia della legalizzazione della marijuana per uso personale da parte della Germania, i due giocatori del Bayer Leverkusen, Frimpong e Adli, si sono resi protagonisti di un siparietto, diventato subito virale

Il 1° aprile, in Germania, è stata legalizzata la cannabis a scopo ricreativo: con 407 voti a favore, 226 contrari e quattro astenuti, il Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, ha approvato una legge che legalizza il consumo di cannabis nel paese.
La legge autorizza tutte le persone con più di 18 anni ad avere con sé fino a 25 grammi di cannabis e coltivarne fino a tre piante.
La cannabis potrà essere acquistata, entro i limiti di legge, in specifici “cannabis club”, cioè associazioni senza scopo di lucro che potranno avere fino a 500 membri.

Scene di giubilo pubblico si sono viste a Berlino in particolare, dove, dinanzi all’iconica Porta di Brandeburgo, centinaia di persone si sono radunate per festeggiare questo storico passo in avanti da parte del paese teutonico, da sempre considerato conservatore riguardo questo tema.

Una decisione che ha fatto comunque storcere il naso a molti detrattori, sebbene vi saranno, come già citato, delle limitazioni.

Naturalmente, l’obiettivo primario sarà quello di contrastare e/o abbattere il mercato dello spaccio.

La notizia, ovviamente, ha lambito anche il mondo del calcio.

Nella fattispecie, è diventata virale quella sorta di esultanza manifestata in campo, appena due giorni dopo la storica decisione sulla cannabis, da Jeremie Frimpong e Amine Adli del Bayer Leverkusen, che,  hanno mimato di rollare uno spinello e fumarselo dopo un gol messo a segno nel match valido per la finale della Coppa di Germania contro il Fortuna Dusseldorf, squadra liquidata con un secco 4-0.

In finale se la vedrà col Kaiserslautern.

Un’esultanza singolare, senza dubbio goliardica ma che comunque è chiaramente e strettamente legata all’attualità, visto l’evidente riferimento alla nuova legge sull’uso personale della cannabis.

Ha fatto discutere in ogni caso questo surreale gesto, figlio probabilmente anche di una esaltazione notevole da parte della squadra tedesca, che sta vivendo una stagione incredibile, essendo in corsa per un probabile e clamoroso triplete.

Euforia collettiva allora, nella vita “normale”, come nel calcio.

Un cambio di rotta che segna un’epoca, come potrebbe accadere al Bayer Leverkusen, se dovesse davvero centrare lo storico tris.

Germania ancora un passo avanti, tra sport e società, con un perdonabile velo di innocente goliardia.


Simona Cannaò