Il centrocampista ceco e dell’Udinese racconta la stagione appena trascorsa con la squadra friulana

 

Jacub Jankto ha vissuto la fine del campionato italiano come una liberazione non per stanchezza come si potrebbe immaginare, ma per le cattive condizioni in cui hanno vissuto i giocatori dell’Udinese alcuni mesi della stagione.

In questo momento Jankto è impegnato con la sua nazionale di calcio e durante un’intervista si è lasciato andare a uno sfogo sul campionato appena trascorso: “All’inizio sembrava promettere bene, abbiamo anche fatto 5 vittorie di fila. Ma  in primavera è arrivata una serie di 11 sconfitte consecutive: è stato un periodo in cui siamo rimasti in hotel per 3 settimane di fila. In totale abbiamo fatto più di 2 mesi in albergo in tutta la stagione: il peggior albergo di Udine, dove i bagni erano sporchi. Ci siamo sentiti come schiavi, non ci era permesso nemmeno di vedere i figli. Alcuni giocatori erano costretti a prendere dei sonniferi per addormentarsi. Era una punizione“.

immagine: tuttoudinese.it

La società sperava così facendo di creare uno spirito di gruppo e di rinforzare la squadra, ma i risultati sperati non sono arrivati e la salvezza è stata afferrata soltanto all’ultima giornata, grazie a una serie di combinazioni favorevoli.

Jankto non nasconde la volontà di andar via dall’Italia: “Ora mi concentro solo sulle ultime due gare con la Nazionale, poi vedremo cosa succederà. Mi piacerebbe andare via dall’Italia. Sono qui da 4 anni e sono felice, ma ho voglia di cimentarmi in un nuovo campionato magari in Inghilterra o in Spagna“.

Dopo le dichiarazioni di Jankto nelle quali ha espresso la volontà di voler lasciare l’Udinese e l’Italia, alcuni club tra cui la Fiorentina hanno iniziato a chiedere informazioni sul centrocampista che potrebbe allora continuare la sua esperienza italiana in un’altra squadra, se una eventuale proposta dovesse allettarlo.

Gisella Santoro

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