Inter-Lazio ha coronato un’ondata di buon umore in quel di Appiano Gentile ma, l’aria natalizia, in verità, aveva già stemperato il clima gelido della Pinetina con i consueti festeggiamenti organizzati per l’occasione. È recente  la tradizionale cena aziendale tenutasi in zona Tortona, all’Hotel Magna Pars Suites, alla quale erano presenti tutti i dipendenti di via Vittorio Emanuele. E per tutti intendiamo proprio tutti, presente la dirigenza, lo staff tecnico, addetti stampa, manager, calciatori protagonisti di presente e passato, da Chivu a Stankovic, da Baresi a Bergomi in un clima luccicante e meraviglioso come il tema stesso della serata recitava. Qualcuno, memore della cena natalizia dell’anno scorso, che precedette la sfida casalinga proprio contro la Lazio, emblematica di un calvario senza fine dal quale dobbiamo ancora riprenderci, ha ben pensato di non dilatare troppo i tempi di ilarità e divertimento. Una cena un po’ più sobria e poi tutti a casa a riposare in vista degli allenamenti. La così denominata “Xmas in Wonderland”, serata rigidamente in tinta nerazzurra, ha visto sfilare sul grey-carpet, grey e non red per ovvie ragioni, lady and gentleman in sfarzosi abiti facendo del lusso e dell’eleganza un modus operandi. Messi da parte calzettoni e scarpette i tacchi, per niente “tacchetti”, li hanno indossati le ladies nerazzurre.

Noi della redazione di Gol di tacco a spillo che i tacchi, per indole, ci toccano nel profondo, ci siamo dilettate a gossippare più del solito e facendo virtù di ciò che più caratterizza il lato rosa della nostra medaglia, abbiamo spulciato ben benino i social delle Miss nerazzurre. Volendo conciliare il lato calcistico con quello modaiolo abbiamo ben pensato di mettere da parte schemi, moduli, calciomercato e calcio giocato per catapultarci su un match analysis che poco ha a che vedere con il campo dando vita alle elegancepagelle.
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Lady Icardi: Elegante, chic, sobria? Magari un’altra volta. Wanda si presenta in pelliccia e scollatura a v profonda che lascia poco spazio all’immaginazione; espansiva ed esasperata in perfetto stile Nara si veste di un barocco prossimo al rococò. Bello senza dubbio l’abito ma l’eleganza lascia il posto ad un non so che di volgare. Ciliegina sulla torta la didascalia alla foto postata “sin tetas no hay paraiso”. Sarà…ma il paradiso pare lontano anni luce nonostante le “tetas”: 4
Lady Medel: Troppa semplicità che rasenta quasi lo scialbo lasciando alla pochette il compito di peggiorare il tutto. Non ci piace, bocciata: 4
Lady Miranda: con un difensore del calibro di Miranda al suo fianco avrebbe potuto sperimentare di più, a difendere ci avrebbe sicuramente pensato lui. Sobria pure fin troppo, non da capogiri, quasi troppo vintage nello stile, insomma, che nessuno ce ne voglia ma non ci è piaciuta per niente: 4
Lady Banega: come il marito avrebbe potuto fare di più. Potrebbe permettersi di osare con più brio e, se c’è chi non disdegna di scoprirsi, lei forse, si è coperta un po’ troppo. Abitino accollato e corto paillettato ma lungi dall’eleganza consona alla serata: 5,5
Lady Andreolli: bene il colore per il tema se solo non fossimo in casa Inter dove il rosso è quasi una blasfemia. Semplice ma d’impatto, super décolleté in evidenza di gran lunga più rispettabile della capitana. Non bastano, però, la semplicità e la sobrietà che, piuttosto, anche in questo caso rasentano il banale. Il rosso peggiora il tutto; l’abbiamo avuta in vesti migliori: 5,5
Lady Handanovic: semplice, sobria, scarpa a parte, tutt’altro che provocante ma, forse, avrebbe potuto scegliere un outfit migliore: 6
Lady Berni: tutt’altro che vistosa e volgare ma, pecca di mancanza di carattere. Avrebbe potuto rendere il tutto più appetibile con qualche accessorio luminoso. Si salva per il colore che le aggiudica una sufficienza: 6
Lady Ranocchia: Se la Nara ha lasciato poco spazio all’immaginazione esibendosi in “poppa” magna, la piccola Giulia, mai volgare ed esibizionista, si è affidata alla semplicità e della discrezione. Forse un po’ troppo, avrebbe potuto agghindarsi di più ma la genuinità le è bastata a guadagnarsi una sufficienza piena: 6,5
Lady Carrizo: Ci sono scollature e scollature; c’é chi vuole essere bomber dentro e fuori dal campo e chi, come in questo caso, si limita a parare i colpi risultando addirittura più decisiva. Scollata ma non volgare, un top che rende giustizia alla perfetta linea di cui gode e ancora un pantalone per sfatare il mito secondo il quale l’eleganza presuppone la gonna. Peccato l’acconciatura: 7
Lady Eder: tutta lustrini e al contempo sobria, elegante, semplice ma non banale. Miss 23 non osa troppo ma non dispiace. Non uno degli abiti più sexy ma uno dei più eleganti: 7
Lady Melo: Se Felipe in posa con i compagni sembra un gangster d’oltre oceano, la consorte è degna dei red carpet più ambiti. In total black e un look rockeggiante rende giustizia al suo fisico facendosi invidiare pure dalle più piccole: 8
Lady Murillo: paillettes e scollatura profonda ma velata ben si sposano con la genuinità del suo sorriso. Niente sfarzi inutili e niente pose sexy brillando senza finte apparenze: 8
Lady Biabiany: L’abitino bordeaux stretto e sagomatissimo scelto ad hoc per la serata rende giustizia alle forme scultoree di cui dispone. Scarpa in perfetto stile wonderland, meravigliosa: 9
Lady Santon: La moda italiana non ha rivali, eppure, una lezione di bellezza ed eleganza arriva dall’Inghilterra e se c’è una bionda che le ha battute quasi tutte è Chloe Anderson. La bella Barbie made UK godendo di una forma fisica invidiabile, si scopre quel poco che basta. Niente lustrini, se non nella pochette, a brillare è il minimal, al contempo particolare, dell’abito e il sorriso smagliante. Perfetta: 10
15492195_1391044364271444_377037472206422933_nLady D’Ambrosio: Riuscire a farsi ammirare pur non scoprendo nulla di troppo è ancora possibile. Bellezza ed eleganza superlative ben lungi dall’appariscenza ostentata. L’abito, l’outfit, il portamento e la classe di chi lo indossa hanno reso giustizia a chi con sapienza è riuscita a tener fede alla sacralità e all’intimità della gravidanza. Complimenti, impeccabile! Regina della serata: 10 e lode
Egle Patané