El tanque, ossia il carro armato.

Questo il nomignolo affibbiato per via della forza e della prestanza fisica a German Gustavo Denis, attaccante argentino attualmente calciatore dell’Universitario (squadra peruviana) che ha militato anche nel nostro Paese.

Nato e cresciuto nella provincia di Buenos Aires rincorrendo un pallone per le strade del proprio barrio, German viene notato appena sedicenne dalla squadra che tifa, il Talleres de Remedios de Escalada (tra l’altro la stessa dove si è formato Javier Zanetti) ed esordisce nella prima sqaudra del club a diciannove anni dimostrando sin da subito un grande talento: in trentatré partire segna 25 volte.

Nel calcio italiano, il suo nome è legato in particolare al Napoli e all’Atalanta; nel club bergamasco in quattro stagioni e mezzo con 158 partite giocate e 56 gol andati a segno è stato il miglior marcatore straniero in nerazzurro, molto amato dalla tifoseria anche per il suo gesto di galanteria di offrire al pubblico un inchino dopo ogni gol. 

Ancora oggi i tifosi dell’Atalanta ricordano con particolare affetto l’ultima partita giocata da El Tanque nel gennaio del 2016, finita 1-1 contro il Sassuolo; al termine dell’incontro Denis non riesce a trattenere le lacrime mentre rilascia interviste a bordo campo, trascinando gli spalti in una commozione corale per quel bomber dall’insaziabile voglia di fare gol.

Per quanto riguarda il Napoli, Denis indossa la casacca azzurra nel giugno del 2008, arrivato in Italia dopo aver lasciato le fila dall’Indipendiente; nella terra nativa è acclamato come un campione e ricopre il secondo posto assoluto tra i goleador del campionato argentino.

Tra i partenopei vive una prima stagione che si conclude con un bottino di otto gol in 34 partite; l’anno seguente, per l’arrivo in squadra di Edison Cavani, trova meno spazio e dopo un passaggio all’Udinese matura la scelta dell’Atalanta, che sarà la vera svolta della sua carriera.

Silvia Sanmory

(Immagini Gazzetta)