“Voglio che la Fiorentina Women’s diventi sempre più competitiva…far crescere ancora la Viola femminile è uno dei miei obiettivi principali”.

Si era presentato così il Patron arrivato dagli Stati Uniti, là dove il calcio femminile è considerato a tutti gli effetti uno sport professionistico.

In effetti, durante questo primo anno di presidenza, Rocco Commisso è sempre stato vicino anche alla formazione femminile.

Progetti ambiziosi per colmare il gap con le bianconere e continuare a crescere in Europa  (nella competizione in cui approda per la quarta stagione consecutiva) ma nessuno avrebbe immaginato che la nuova dirigenza mettesse in atto una vera e propria rivoluzione.

Lacrime e addii: inizia un nuovo ciclo

Tante, forse troppe e dolorose, le partenze.

Dopo l’addio del difensore francese classe ’89 Laura Agard che andrà al Milan, l’attaccante spagnola, Paloma Lazaro, si è svincolata dal club gigliato e ha trovato un accordo con la Roma.

Salutano Firenze anche Lisa De Vanna e i portieri Francesca Durante e Catalina Perez. 

L’accordo per il rinnovo raggiunto -non senza difficoltà- con Tatiana Bonetti (fino al 2022) non cancella, però, il malumore generato dal passaggio di Ilaria Mauro all’Inter nè riuscirà a far digerire il doloroso addio di Alia Guagni.

Parliamo di due simboli viola.

Bomber Mauro è arrivata a Firenze nel 2016, un anno dopo la nascita della sezione femminile viola e, con le gigliate si rivela subito determinante nella conquista dello Scudetto e della Coppa Italia 2016-2017.

In quattro stagioni, tra campionato e coppe, Ilaria totalizza 100 presenze coronate da 60 gol. 

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4 anni di Viola. Di vittorie. Di sconfitte. Di sorrisi e di lacrime. Una città che ha dimostrato cosa significa tifare e sostenere la propria squadra. Un club dove ho vinto il mio primo scudetto e tanti altri trofei e dove mi sono tolta molte soddisfazioni. Vorrei ringraziare il Presidente Commisso e Giò Barone, tutto lo staff dirigenziale , tecnico e sanitario. Ringrazio le mie ragazze perché in questi 4 anni abbiamo dato tutto per questa maglia, per questa città e per questi colori. Ringrazio di cuore i nostri tifosi , perché ci hanno fatto sentire sempre il loro calore e il loro supporto anche nei momenti più difficili. Sono orgogliosa e felice di aver toccato quota 100 presenze con questa maglia e di aver lottato sempre fino alla fine. Grazie Fiorentina per questi 4 anni💜🔥 #grazie @acf_women #noisiamofirenze

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L’estate scorsa la numero 9 gigliata rifiutò le avances dell’Inter ma quest’anno l’attaccante ha optato per cambiare aria in cerca di nuove sfide.

“Volevo una nuova sfida, una nuova avventura, e penso che questo Club sia uno dei più quotati ed organizzati. Sono qui per portare esperienza e provare a vincere.”

Ma l’addio più struggente non può che essere che quello della bandiera indiscussa.

Alia Guagni, nata a Firenze, tifosa viola e capitano della squadra, dopo anni di fedeltà (ha vestito ininterrottamente la maglia del Firenze fino al 2015 per poi sposare la neonata Fiorentina Women’s per cinque anni) lascia la sua città e quella maglia che ha amato e amerà per sempre e raggiunge Elena Linari all’Atletico. 

Le lacrime sono inevitabili anche per una campionessa che ha dovuto mettere da parte il cuore per dare priorità alla professione in cerca di nuovi stimoli e per rispetto di un club che ama.

…E pensare che lo scorso anno aveva rifiutato un’offerta da far girare economicamente la testa arrivata dal Real Madrid (250mila euro complessivi per tre anni)…

A Madrid Alia si misurerà con un nuovo calcio e entrerà a far parte di un club che da tre anni a questa parte domina la Liga femminile e, non meno importante, finalmente sarà riconosciuta professionista.

Un addio che fa male a lei, ai tifosi viola ma anche a tutto il calcio femminile italiano che perde un altro dei talenti nostrani.

Stando al comunicato del club le strade si separano di comune accordo ma il rammarico è inevitabile per chi crede nel movimento del quale Alia è tra le pioniere e per i tifosi fiorentini che stanno facendo i conti con un calciomercato strano.

Quali saranno le contromosse della rifondazione targata Commisso?