Gianluca Monti, giornalista della Gazzetta dello Sport e da sempre appassionato del Napoli, parla in esclusiva alla nostra redazione della situazione partenopea tra scudetto, infortuni e calciomercato

 

Un Napoli altalenante nel profilo psicologico quello delle ultime giornate.  Ora come ora pensa che la squadra sia in grado di sostenere questa tensione fino alla fine?

Gli anni precedenti sono serviti come esperienza in tal senso. L’occasione sfruttata con il Bologna è lì a dimostrarlo, non penso ci saranno cali di concentrazione o picchi di tensione. 

Tra la problematica della panchina corta e degli infortuni e quella di una mentalità non sempre cinica, qual è il punto debole del Napoli?

La panchina corta perché il rischio infortuni nel finale di stagione è più che mai dietro l’angolo, assorbiti quelli di Ghoulam e Milik è necessario non ce ne siano altri.

La pausa delle nazionali di questa settimana quanto può influire – negativamente o in positivo – sul lavoro di Sarri?

Come sul lavoro di Allegri, poco o tanto a seconda se ci saranno o meno infortuni dei calciatori impegnati con le rispettive nazionali.

In molti danno i partenopei per sfavoriti nella sfida all’Allianz Stadium. E’ più importante che il Napoli vinca a Torino nello scontro diretto o farebbe meglio a concentrarsi sulla lotta a distanza nelle altre partite?

Il Napoli non deve perdere a Torino, sarebbe un segnale di crescita rispetto al passato e un segnale di forza nei confronti della Juve.

In questo momento qual è il giocatore partenopeo che, per gioco e carattere, le sta dando più soddisfazioni?

Insigne, qualità ma anche determinazione.

C’è un aspetto del gioco di Maurizio Sarri che rende il Napoli superiore alla Juventus? Se sì, quale e perché?

La fame di una squadra che non ha ancora vinto nulla con questo allenatore e vede il traguardo vicino.

La notizia dell’addio di Reina a fine stagione può rappresentare un ostacolo, una spaccatura di spogliatoio, in questa fase delicata del campionato?

No, era già un’incognita dall’inizio dell’anno.

Perché il Napoli meriterebbe di vincere lo scudetto?

Per la qualità del gioco espresso in gran parte delle partite di campionato.

 

Federica Vitali