La stagione 2022-23 si è chiusa poche settimane fa, ma in casa Milan è già rivoluzione. Dopo il terremoto che ha stravolto l’area sportiva, con l’addio di Maldini e Massara, i rossoneri salutano anche un pilastro della rosa, Sandro Tonali, che si unisce al Newcastle. Separazioni, che hanno sconvolto i tifosi del Diavolo, e non solo. Cosa cambierà? Ne abbiamo parlato con Luca Serafini, giornalista, scrittore e super tifoso rossonero.

luca serafini
Luca Serafini

Il Milan ha detto addio a Maldini, le distanze ideologiche e strategiche tra le due parti evidentemente erano diventate incolmabili. Cosa cambia ora per il club? 

Mancherà un punto di riferimento unico, anche storicamente, ai tifosi e agli interlocutori. Bisognerà lavorare per dare la sensazione che il progetto continui saldamente, a livello di squadra e di società. Come hai detto tu, le visioni erano distanti e si è creata una grande frattura. È un cognome che ha accompagnato il Milan per 70 anni, difficile metabolizzare questo distacco.

Maldini ha avuto il merito di costruire un’ossatura forte della squadra. Molti giocatori hanno voluto sposare il suo progetto. Dopo il suo addio, ci saranno ripercussioni? Fiducia e mentalità rimarranno intatte?

I giocatori sono professionisti con contratti importanti. Non ho dubbi che continueranno a lavorare con entusiasmo e con passione: purtroppo le persone passano, per fortuna il Milan rimane.

maldini massara

Tonali è ormai del Newcastle, i pro e i contro di questa cessione?

I pro sono tutti di natura finanziaria, i contro hanno una radice affettiva. È cambiato il mondo, non solo il calcio: ormai c’è una casta che può comprare qualsiasi cosa e ci sono gli altri che sono costretti a vendere, loro malgrado. Va così…

La separazione tra Milan e Tonali ha spiazzato i tifosi, ma ai rossoneri in passato è già capitato di perdere dei simboli. Qual è stato il più doloroso?

Quando nel 2009 Berlusconi accettò di privarsi di Kakà, si capì che l’epoca dei mecenati italiani era conclusa e che il potere economico apparteneva a Stati, multinazionali, miliardari di altro genere.

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Luca Serafini

In casa Milan, come ha detto recentemente in un’intervista, c’è una nuova realtà. Alla luce dei recenti cambiamenti, come vede il futuro? Previsioni o suggerimenti per la prossima stagione?

Bisogna mantenere la barra a dritta. La squadra ha un’ossatura importante, un allenatore lucido e una dirigenza sportiva capace ed entusiasta, anche se è stata costretta a ripartire da lontano. Il club ha obiettivi precisi e dichiarati da tempi. Io non difendo questo o attacco quell’altro: bisogna avere una visione di insieme generale per poter fare analisi. Oggi la realtà è questa, si può anche non accettarla, ma sarebbe miope far finta di niente.

Recentemente è scomparso Silvio Berlusconi. Un ricordo sul Presidente?

Un editore lucido, generoso, capace. Un presidente visionario, entusiasta, coraggioso. Ho lavorato per quasi 30 anni a Mediaset e ne ho un ricordo vivo, corposo. Conservo gelosamente la memoria degli incontri che ebbi con lui: mi sentivo perfettamente a mio agio, sempre.

 

Alessandra Cangialosi