Tra Carlos Bacca e il Milan è già amore. Il neo acquisto rossonero è ancora in vacanza in Colombia e arriverà a Milanello il 20 luglio, ma già si sente parte del nuovo progetto. Il giocatore sta seguendo un programma di allenamento personale per farsi trovare pronto per l’inizio del campionato. Ai microfoni del quotidiano colombiano “Diario Adn” ha parlato della trattativa che lo ha portato ad accettare l’offerta di Adriano Galliani, nonostante l’interesse di altre squadre:

Non c’era solo il Milan interessato a me: avevo richieste da Arabia, Cina, Germania, Inghilterra, Spagna e altre società italiane. Se fosse stato per i soldi sarei andato in Arabia o in Cina. C’erano offerte migliori, ma il denaro non è tutto. Ho preferito andare in una squadra che ha obiettivi chiari e che è grande come il Milan. Ho scelto di andare al Milan perché mi ha convinto il progetto di tornare forti e competitivi in Europa.

Poi paragona il Milan alla bella addormentata e dichiara:

Voglio dare il mio contributo per risvegliare la bella addormentata che è il Milan. Voglio lottare per il titolo con Juventus, Roma, Inter e Lazio. Sarà difficile, ma a me piacciono le grandi sfide e una di queste è anche quella di giocare la Champions League con il Milan, che dopo il Real Madrid è la squadra che ha vinto più volte questa competizione. Ho deciso di indossare la maglia rossonera perché mi piacciono le grandi sfide e sono motivato ad affrontare questa nel modo migliore e voglio ripetere quanto di buono fatto con il Siviglia“.

Oltre agli obiettivi vincenti, a spingere Bacca verso il Milan sono stati anche i consigli di alcuni suoi connazionali:

Ivan Ramiro Cordoba mi ha consigliato di scegliere per il mio bene. Anche la mia famiglia mi ha influenzato molto e ho deciso anche per ciò che è meglio per loro. Il mio compagno di Nazionale Cristian Zapata mi ha detto poi che il Milan è di un altro livello, e che anche la città è molto bella. Per questo io non ho alcun dubbio che il Milan sia la squadra più importante in Italia e che debba lottare per conquistare titoli con squadre come la Juventus“.

Il colombiano ha anche avuto un pensiero per il Siviglia, la sua ex squadra che ha lasciato dopo due stagioni e due Europa League vinte: “Una squadra vera, se mi fosse toccato giocare in difesa o fare il portiere l’avrei fatto. Vincere era l’obiettivo di tutti e per questo abbiamo ottenuto tanti successi“.

Barbara Roviello Ghiringhelli