L’ Udinese vola e va, dove vuole arrivare ancora non si sa ma le basi per una stagione da favola ci sono tutte.

Nessuno si aspettava una partenza così scoppiettante della squadra guidata da Sottil e capitan Deulofeu che adesso è tutt’altro che una sorpresa ma una certezza.

Dal 31 agosto l’Udinese ha avviato una serie di risultati positivi di un certo livello. Contro la Fiorentina decisivo è stato il gol di Beto, una settimana dopo è arrivata la vittoria contro la Roma di Mourinho, partita mai in discussione e risultato finale di 4-0. Poi ancora vittoria a Reggio Emilia contro il Sassuolo e chiusura in bellezza per 3-1 sull’Inter. Da quel momento i bianconeri non si sono più fermati acquisendo punti e vittorie sia con le grandi che con le piccole.

Cinque successi, un pareggio e un ko alla prima a San Siro contro il Milan. E così che nasce il secondo posto in classifica alle spalle solo di Napoli e Atalanta. Più 8 rispetto all’anno scorso. Una partenza che non si vedeva dal 2011-2012 con Guidolin in panchina, e Padelli allora come oggi nel gruppo.

Giochiamo come ci alleniamo e questa squadra ha un buon motore”: sono le citazioni che l’allenatore Andrea Sottil utilizza spesso. Lui che da difensore c’era nell’Udinese del 2001 che fece con De Canio la miglior partenza di sempre. Oggi guida tutta la squadra, e non solo la difesa. Un motore che spinge, nel 3-5-2 tipicamente friulano, ma con uno sviluppo ulteriore rispetto al lavoro di Gotti prima e Cioffi dopo. A Udine si resta con i piedi per terra, ma Deulofeu, Beto, Samardzic, Pereyra, Udogie fanno sognare.

Contro l’Atalanta e la Lazio due pareggi. Il primo incredibile in rimonta contro i bergamaschi e l’ultimo contro i bianco-azzurri che lascia un po’ di rammarichi per diverse occasioni mancate ma che comunque porta l’Udinese al sesto posto a pari punti proprio con la Lazio.

A fine partita contro l’Atalanta il mister ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto, ai punti abbiamo fatto molto di più: Silvestri non ha fatto una parata ma il calcio è anche questo. Dovevamo essere più attenti nelle coperture e nelle diagonali, poi c’è stato il rigore, però contro un avversario molto forte abbiamo fatto una grandissima partita. Il pareggio è strameritato, nel finale li abbiamo chiusi lì. Peccato per l’ultima occasione, poteva essere l’apoteosi”.

In Coppa Italia invece l’Udinese ha perso contro il Monza non accedendo così agli ottavi. Una partita strana, che però i brianzoli hanno recuperato e vinto al termine di una pazza partita.

Ci tenevamo molto a passare il turno ed essere protagonisti. Siamo molto dispiaciuti”. Sono queste le prime parole di mister Andrea Sottil dopo la sconfitta per 3-2.

“Non siamo stati aggressivi come sempre in avanti, e questa cosa non mi è piaciuta. Siamo stati più presenti e abbiamo ribaltato la partita, il 2-1 era meritato ma poi abbiamo avuto un blackout”, dice l’allenatore.

“Il primo tempo giravamo a vuoto, nel secondo tempo abbiamo aumentato i giri del motore e abbiamo avuto la mentalità che voglio. Non dimentichiamoci – ricorda – che abbiamo preso due legni”.

Mentalità, appunto, “che stasera non farà dormire nessuno di noi. Eravamo dispiaciuti e arrabbiati per aver pareggiato contro la Lazio, figurarsi oggi. Ma non ho nulla da recriminare ai ragazzi, tutti hanno dato il massimo. Sono straordinari – dice Sottil – Dalle sconfitte bisogna imparare, c’è grande dispiacere per aver perso davanti ai tifosi, ma non deve macchiare ciò che questa squadra sta facendo”.

Speriamo quindi che da questa sconfitta l’Udinese risorga come la Fenice, abbiamo tanto bisogno in campionato di un gruppo, un mister e di una Udinese da Favola, Alè Udin!

Ilaria Ianni