A meno di 24 ore dall’ufficialità del rinnovo del contratto di Francesco Totti con la Roma, il giocatore romano è stato destinatario di messaggi di stima da parte di molti rappresentanti del mondo del calcio e tra questi risuonano su tutti le parole di Alessandro Del Piero. Al termine di un evento, svoltosi a Torino in occasione dei settant’anni della Vespa, l’ex attaccante bianconero ha commentato il prolungamento del contratto del romanista: “Finalmente. Tra l’esperienza di Totti e la mia ci sono punti di incontro, ma anche diversità sostanziali. Ma sono molto contento per lui e per la Roma per questo passo compiuto insieme“. I due giocatori, pur non avendo militato nel medesimo club, hanno raggiunto obiettivi personali e non, che accomunano sotto alcuni aspetti le rispettive carriere. Entrambi hanno avuto la fortuna di indossare la fascia da capitano giocando nelle squadra del loro cuore,  ma va loro riconosciuto il merito di averla saputa onorare, diventando così bandiere dei propri club. Non è un caso se sono i due giocatori ad aver segnato più reti vestendo la stessa maglia (290 Alex e Francesco, fino alla scorsa stagione, 304) e se sono tutt’oggi incoronati con le “medaglie d’argento e di bronzo” come i più forti marcatori italiani di tutti i tempi. La loro propensione al gol condita dalla classe e dalla tecnica che li ha sempre contraddistinti, ha portato Del Piero e Totti a centrare, oltre che la porta, un altro obiettivo alquanto rilevante. Infatti, in più di una stagione, sono stati nominati dall’Associazione Italiana Calciatori come “miglior giocatore italiano“; ma vi è un evento in in cui i due, vestendo gli stessi colori, sono saliti sul gradino più alto del podio internazionale, rendendo il proprio percorso calcistico ancor più speciale. La divisa in questione è quella azzurra e l’occasione è la vittoria del mondiale di Berlino, quando la Nazionale italiana ha conquistato la World Cup. Insomma Pinturicchio sa cosa significa questo rinnovo per il Pupone perché, anche se a distanza, tra numeri 10 ci si intende sempre.

Chiara Vernini