Nell’intervista rilasciata al canale ufficiale della Serie A,
Olivier Giroud, tra i diversi temi toccati ha rilasciato anche alcune dichiarazioni sulla cucina e sulle tradizioni italiane.

Caro Monsieur Olivier Jonathan Giroud, 

pregiato tronco di pino d’oltralpe, baluardo barbuto della mascolinità, tiratore scelto dell’area di rigore.

Tu, che dopo aver calcato i prati verdi francesi e soprattutto inglesi, sei approdato nella fighissima capitale economica del Belpaese a deliziarci con le tue performance in tacchetti e tenuta rossonera.

A proposito, sei parente della Michela Giraud?
Ah no, quella è con la A, tu sei con la O.

No sai, lei mi sta particolarmente simpatica. Inoltre, noi donne curvy amiamo tanto fare una cosa nelle nostre vite: magnare.

Ecco, il magnare, cosa sacrerrima e irrinunciabile.

Noi italiani poi, con questa cosa della cucina,  siamo pure un filino suscettibili e ci teniamo tanto.

E la dieta mediterranea, e la varietà di cibi e preparazioni, e il gourmet, lo street food e il trallallero delle eccellenze enogastronomiche…

E tu, in questo circo calorico e trigliceridico, che fai?
Ti incammini spavaldo in questo territorio minato dalla permalosità italica e ti metti a dire che la cucina italiana è più indietro rispetto a quella francese?

Olivio???? Davvero tu hai fatto, anzi detto ciò?

Non lo sai che ora tremende sciagure, invasioni di cavallette, 7-8-9 piaghe d’Egitto si abbatteranno insieme all’ora funesta dei culinari tricolore?

Ma chi te lo ha fatto fare?

Che poi, diciamocela tutta, non ti pare di avere detto una ca…stroneria?

Di grazia, regale Olivio, in cosa la cucina francese sarebbe più avanti?

Cos’è, avere smesso di mangiare una cosa di forma sferica che osate chiamare pizza e berci su un cappuccino?

Avete messo il marchio DOP sul croque monsieur o su quello madame?
Avete reso commestibile il potage con mescolanze di cibi libanesi/indiane/brasiliane?

No, perché sta cosa mi incuriosisce, per non dire inorridisce.

Io, sebbene italiana, non metto i paletti sulla cucina del mio paese ma manco sparo min…uziose  dichiarazioni che sembrano presagire una specie di terza guerra mondiale col mestolo e il forchettone.

Insomma Oly, quello che vorrei dirti è che tu sei liberissimo di pensare che in Francia si mangi meglio che in Italia ma… a casa mia si mangia comunque meglio che in tutta la Francia.

Ah, non ci credi?
E allora acchiappati innanzitutto sto cartellino giallo simpatico e poi vieni a la chez moi una sera de queste.

Ti faccio uno zito lardiato (si si, lardiato, con il lardo “allacciato” a mano) che, dopo un paio di giorni, dovrai recitare cento Padre Nostro e cento Ave Maria al cospetto del tuo preparatore atletico.

ziti-lardiati-875×600Ti aspetto Olivio, e non ti scomodare per il vino, ce lo metto io: un Gragnano rosso frizzante che ti farà cadere la barba.

Una cosa puoi fare, porta le paste. Quelle francesi, in fondo, non sono male.

Con famelico affetto…

 

Simona Cannaò