Caro Zlatan,
Ops! Sorry, sono costernata.
Mi sono presa la libertà di scriverti senza elencare i tuoi titoli…Correggo subito:

Caro Dottor Ing. Gran Mascalzon di Gran Croc. Zlatan…

Ecco, così dovrebbe andar bene e dovrei evitare la dannazione eterna.
Posso darti del TU?
Bene.

Oh, Zlatan, uomo possente di fisico e di mente (soprattutto).

Tu, baluardo assoluto ed indomito del concetto marchesegrillesco del “IO SO IO E VOI NON SIETE UN… “ (tu hai capito!)

Tu, fulgido esempio di modestia elevata a più infinito, di umiltà e abnegazione ai limiti dell’umana comprensione, dimmi, o Sommo artista planetario del giuoco della sfera: “Due uscite – bomba nella stessa intervista?”

Io capisco che l’occasione di mostrare il tuo smisuratissimo ego (che spero, nasconda anche una nota ironica) fosse ghiottissima, ma tu a quelli di France Football, secondo me, li hai lasciati annichiliti… E mica solo loro!

Ma andiamo per gradi: nell’eterna lotta tra chi sia migliore tra Messi e Ronaldo, tu non ti sei messo nemmeno in mezzo ma direttamente sopra, sostenendo di essere il migliore al mondo (che D10S abbia pietà di te!).

Parlando poi del Pallone d’oro, lo hai preso praticamente a pallonate, affermando che non ti manca lui ma sei tu che manchi a lui.

Zlaty, ma la mattina, nel caffè, che ci metti?
Due zollette di Narciso?
E a pranzo, sulla pastasciutta, che metti al posto del parmigiano grattugiato?
Una spolverata di Super-io freudiano?

Oh amazing and gorgerous Zlatino, la verità va detta: sei figo.

Io, con appena due anni in più rispetto a te, sembro la nonna di mia nonna, combatto ogni giorno con la tentazione di mettermi come un pensionato qualunque a guardare i cantieri con le mani dietro la schiena e a tratti fischio pure mentre parlo.

Tu sei una statua, sì ok, sei forte, poderoso, hai esperienza da vendere (e immagino quanto costerebbero le lezioni di “IMPARA A VIVERE DA DIO CON ZLATAN “).

Però dai, stavolta una tiratella a quelle divine e venerabili orecchie ci sta.

Possibile mai che le tue uscite debbano avere eco fino a Plutone, facendo passare Giove e Saturno per due cacchette nel bel mezzo dell’universo?

Stai tranquillo che chi ti ama come sportivo, continuerà a farlo, non c’è bisogno di ricordare al genere umano (e pure a quello animale e vegetale) che tu sei quello che sei.

Nessuno oserà mai nominare il tuo nome invano o fare un sondaggio su come chiamare il cagnetto di casa, mettendoti così in competizione con Fido, Lucky e Fuffy.

Ibra stai sereno, la tua fama percorrerà praterie e deserti, si insinuerà negli igloo del Polo Nord, attraverserà il pianeta dividendolo meglio dell’equatore.

Però mi raccomando, la prossima volta, non fare ste uscite, che sennò il Padreterno potrebbe iniziare a soffrire di un leggerissimo complesso di inferiorità!

Con rispettosa osservanza…

cartellino giallo

Simona Cannaò