Dal girone d’andata record al crollo drastico, di chi parliamo se non dell’Atalanta. Sulla carta, i nerazzurri erano una squadra che poteva arrivare tra i primi posti in classifica e perché no, ambire allo scudetto. Sulla carta appunto, perché la realtà è stata ben diversa. Se nei primi mesi di campionato la Dea ha collezionato risultati importanti, sul girone di ritorno non si può dire lo stesso. L’Atalanta lentamente frena, l’Atalanta lentamente crolla e chiude la stagione con 19 punti in meno rispetto al 2020-21.

I nerazzurri partono lentamente, ma dall’ottava giornata alzano la testa. Merito di  Ilicic, di un super Zapata, di un’ottima difesa, delle qualità di Pasalic e Koopmeiners ma anche di Musso, spesso decisivo. L’Atalanta, nonostante le difficoltà, nonostante gli infortuni, riesce sempre a reagire. Poi, però, tutto cambia.

Il club bergamasco frena drasticamente e chiude il campionato all’ottavo posto in classifica, non riuscendo a ottenere la qualificazione alle competizioni europee. Aprile è il mese peggiore con 3 sconfitte in 5 match. Ma i record negativi sono tanti. La Dea, alla fine, colleziona 59 punti, meno dei 60 del 2017/18, il risultato peggiore dello scorso quinquennio. Una completa inversione di tendenza rispetto alla loro solita routine di impennata in primavera.

Ma cos’è successo? I fattori possono essere molteplici. Ilicic ritorna indisponibile, gli infortuni diventano sempre più preoccupanti, in primis quello del super Zapata, ma ci sono anche i tanti errori, il nervosismo, la sfortuna, la comunicazione controversa della società, le mosse di mercato rivelatesi negative e le tante, tante partite disputate. La squadra bergamasca cede, non riesce più a reagire.

“Siamo in caduta morale”, aveva detto Gasperini. Il tecnico, nonostante le difficoltà, sperava di riuscire a chiudere bene la stagione, ma così non è stato. Arriva fino ai quarti di Europa League, in una competizione in cui non c’erano squadre nettamente superiori, esce male dalla Coppa Italia e resta fuori dall’Europa. 

L’Atalanta, a dicembre, era praticamente in lotta per lo scudetto ma dopo pochi mesi la situazione si ribalta e non riesce neanche ad arrivare in Europa.  Analizzando ciò che si poteva fare nel girone di ritorno un po’ di amaro in bocca c’è, ma adesso l’obiettivo è far rinascere dalle ceneri la Dea.

Il club e Gian Piero Gasperini, come riferisce La Repubblica, si incontreranno presto per discutere del nuovo progetto. L’allenatore chiederà ai nuovi proprietari un progetto forte. Quale sarà il futuro dell’Atalanta?

Alessandra Cangialosi