Dopo 4 anni il Frosinone, allenato da Fabio Grosso, torna nella massima categoria e conquista la terza promozione della sua storia.

Con tre giornate di anticipo, in un Benito Stirpe soldout, battendo 3-1 la Reggina, i Ciociari tornano in Serie A.

Un primato in cadetteria che dura dalla decima giornata, 25 giornate consecutive al comando frutto di un percorso convincente. Lo scorso autunno, i ragazzi guidati da Fabio Grosso (sì, proprio lui, l’eroe del Mondiale del 2006), si sono presi la vetta e non l’hanno più lasciata inanellando 71 punti in 35 giornate.

Non solo… 54 reti messe a segno fanno dei Canarini il miglior attacco della B che risultano anche la miglior difesa (insieme al Genoa) con appena 21 gol subiti.

Un successo sul campo che è figlio anche del coraggio e della lungimiranza  del Patron Maurizio Stirpe che, dopo la stagione scorsa conclusa al nono posto, un gradino sotto ai playoff, ha confermato alla guida della squadra Grosso.

E, l’ex terzino che ha iniziato ad allenare nel 2013 con i giovani della Primavera della Juventus (vincendo un Viareggio e perdendo in finale un Campionato e una Coppa Italia di categoria), dopo le esperienze alla guida del Bari, del Verona, del Brescia e quella estera, in Svizzera, al Sion, conquista la sua prima impresa da allenatore.

Lo ha fatto con tanta dedizione e con passione; lo ha fatto con coraggio tanto da credere e puntare sui giovani; lo ha fatto con la voglia di vivere di calcio, quello sport fatto di sacrificio e che non può prescindere dal gruppo, che, è di questi tempi è bene sottolineare, formato per lo più da italiani.

“Il mister è una persona e un professionista esemplare, è preparato voglioso ed è davvero un grande uomo, per tutti noi è stato un padre.
Ci ha fatto davvero stare bene, insegnandoci tanto.
Si è poi avvalso dell’aiuto di una grande staff, altra cosa che ha fatto la differenza, ma qua a Frosinone ho trovato un ambiente davvero al top sotto ogni aspetto, umano, organizzativo e tecnico: siamo molto fortunati a vivere una realtà come questa, e a confrontarci non solo con persone del calibro di Grosso ma anche con una persona spettacolare come il presidente Stirpe e con un uomo mercato come Angelozzi.
Quello che ha fatto è sotto gli occhi di tutti”.
ROBERTO INSIGNE (ATTACCANTE DEL FROSINONE)

Il successo ciociaro non è casuale ma è il risultato di una condivisione d’intenti tra club, guida tecnica e giocatori, perchè, in fondo, questo è il calcio!