Non è Inzaghi a essere innamorato del gol,
è il gol ad essere innamorato di Inzaghi”

Come dar torto al rimpianto Emiliano Mondonico.

Filippo Inzaghi è uno degli attaccanti più prolifici della sua generazione.

Rapido, spesso sul filo del fuorigioco, ma con un fiuto del gol straordinario. Un attaccante puro che in 21 anni di carriera ha collezionato più di 300 reti. 

“Quel ragazzo deve essere nato in fuorigioco” disse a tal proposito Alex Ferguson.

Comincia la sua carriera da professionista a 18 anni con il Piacenza, a 24, dopo Verona, Parma e Atalanta, veste già la maglia della Juventus.

 

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La sua esperienza in bianconero inizia tra lo scetticismo generale, nessuno credeva tanto nelle abilità della coppia Inzaghi-Del Piero. Ma i due faranno ricredere tutti, 59 reti in due, tra campionato e coppe. Rimane a Torino solo 4 anni, riuscendo comunque a dimostrare il vero valore di Super Pippo.

Arriva a Milano per 70 miliardi, al Milan, un’intesa che durerà undici lunghi anni e che si concluderà, in campo, con il suo ritiro.

Solo con i rossoneri, in piena epopea berlusconiana, Inzaghi riesce a vincere due Champions League, una Coppa del Mondo per club, due Supercoppe europee, due scudetti, una

 

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Non si può poi dimenticare che è stato uno dei migliori attaccanti della storia della Nazionale italiana di calcio, con cui si è laureato Campione del mondo 2006 e Vicecampione d’Europa nel 2000.

 

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Dopo il ritiro, inizia subito la carriera da allenatore e comincia proprio da Milanello, con gli Allievi Nazionali. Poi, la Primavera e, un anno dopo, arriva già in prima squadra. Ma il Super Pippo agile e con un gran fiuto sembra invece aver problemi a trovare la chiave giusta per ingranare.

Arriva l’esonero e va in Serie B, al Venezia, dove sembra ritrovare lo spirito giusto. Dopo due stagioni, approda a Bologna, ma anche qui delude le aspettative e viene esonerato.

Non si perde d’animo e il 22 giugno 2019 viene nominato nuovo tecnico del Benevento. Dopo una stagione di dominio assoluto e di record per la categoria (promozione con maggiore anticipo sulla fine del campionato, numero di punti nella B a 20 squadre, miglior attacco e difesa) Super Pippo e i campani ottengono, con sette turni di anticipo, la promozione in Serie A. L’esperienza nella massima serie, però, non va come sperato e, dopo un buon inizio, la squadra crolla. 

Nel giugno 2021, l’ex rossonero approda al Brescia, in Serie B, ma l’avventura lombarda si chiude a marzo 2022. A luglio dello stesso anno, diventa il nuovo allenatore della Reggina. I calabresi, guidati da Super Pippo, partono bene, assaporano i vertici della classifica e chiudono al settimo posto con cinque punti di penalizzazione. Vengono poi eliminanti dal Südtirol ai play-off, al primo turno. Ora, però, il club rischia di non partecipare alla prossima Serie B e il destino del tecnico piacentino non è ancora certo. 

Le occasioni non mancheranno, in fondo lui è Super Pippo: una vita sempre al centro delle cronache sportive, sempre sul filo del fuorigioco.

Alessandra Cangialosi