E’ una serata calda a Dortmund. Ancora più calda in Italia: una Nazione intera incollata allo schermo, c’è Italia Germania, semifinale valida per il Campionato del Mondo: chi vince raggiunge la Francia a Berlino.

Sempre con loro. Sempre con i Tedeschi, i rivali di una vita, quelli che ci temono – quelli che più amiamo far soffrire. Ma la partita non si sblocca e a soffrire siamo tutti, pure noi davanti alla televisione: siamo ai tempi supplementari, mancano due minuti e i rigori – maledetti rigori – si avvicinano.

Poi la rimessa tedesca, il dribbling reiterato di Pirlo, e Fabio Grosso che sbuca dal nulla e scaraventa la palla in rete. “Non è vero, non è vero”, corre e scuote la testa, mentre Zambrotta lo trascina per terra e i compagni – pure Buffon – lo sommergono. Un minuto dopo, Del Piero completa l’opera.

Il resto lo sapete già. Abbiamo chiuso la valigia, siamo andati a Berlino e abbiamo dipinto il cielo. Rigorosamente d’ Azzurro.