All’indomani dello scandalo Fifa, i commenti da parte di vari esponenti del mondo del calcio, e non solo, si fanno sentire. Ovviamente, non potevano trattenersi dal commentare la vicenda, Platini e Maradona che già prima della retata a Zurigo, avevano espresso il loro parere contrario alla candidatura di Blatter per un quinto mandato. Ed ecco che, dopo il blitz che ha portato a sette arresti, l’ex Pibe de Oro dice: “Ora si deve cambiare. E’ un posto di corrotti. Io lo dicevo da tempo, non sparavo in aria e invece mi hanno trattato come un pazzo. Basta mentire alla gente, questi personaggi non hanno alcun rispetto nei confronti di questo sport e non possono gestirlo con dignità. Gli americani hanno fatto un lavoro impeccabile e io, piuttosto che appartenere alla famiglia della Fifa, preferisco essere orfano. E’ un’istituzione di corrotti”. Già da diverso tempo Maradona combatte contro i poteri forti della massima istituzione calcistica mondiale, e anche contro colui che da un ventennio è alla guida della Fifa, Joseph Blatter, che per ora non è direttamente coinvolto nell’inchiesta. Sul suo profilo Facebook, ha addirittura postato una foto di Blatter con scritto “ladro”.

Il presidente della Federazione italiana, Carlo Tavecchio, è in arrivo a Zurigo e al momento evita di prendere una posizione. Dice la Figc: “Non commentiamo, e Tavecchio prenderà una decisione sul voto solo giovedì dopo aver parlato con l’Uefa di Michel Platini”. Dal canto suo, la Uefa, alla quale fa capo Platini, commenta così: “La Uefa è stupita e rattristata dagli eventi che hanno avuto luogo oggi a Zurigo, e rimane in attesa di nuove informazioni. Gli eventi di oggi sono un disastro per la Fifa ed offuscano l’immagine del calcio nel suo complesso. Questi fatti mostrano, ancora una volta, che la corruzione è profondamente radicata nella cultura della Fifa”.

Il comitato Esecutivo si è riunito a Varsavia e ha intenzione di richiedere il rinvio delle elezioni presidenziali della Fifa che dovrebbero tenersi venerdì prossimo. Domani ci sarà una riunione delle federazioni nazionali affiliate alla Uefa, nel quale verranno prese delle decisioni per proteggere il calcio. Queste le parole dell’ente di governo del calcio europeo: “Nel frattempo, i membri del Comitato Esecutivo Uefa ritengono che ci sia un forte bisogno di cambiamento alla guida della Fifa e sono fermamente convinti che il Congresso Fifa dovrebbe essere rimandato e nuove elezioni presidenziali indette nell’arco dei prossimi sei mesi”.

Anche l’unico rivale di Blatter, candidato insieme a lui alla presidenza Fifa, il principe giordano Alì Bin Al Hussein, commenta la faccenda. “Non possiamo continuare con la crisi nella Fifa, una crisi che è in corso ed è rilevante non solo per i fatti di oggi. La Fifa ha bisogno di una leadership che governi, guidi e protegga le nostre associazioni nazionali, una leadership che si assuma la responsabilità delle proprie azioni e non scarichi le colpe. Una leadership che ripristini la fiducia di centinaia di milioni di appassionati di calcio di tutto il mondo”.

Si fa sentire anche la voce di Romario, ex attaccante del Brasile e attuale senatore del paese sudamericano, che definisce “topi” i dirigenti della Fifa arrestati a Zurigo. “Le autorità svizzere hanno svolto oggi un’operazione in una tana di topi ed hanno arrestato diversi funzionari del calcio mondiale”, ha scritto Romario sul suo profilo Facebook, mettendo in evidenza che uno degli arrestati è l’ex presidente della Confederazione brasiliana di calcio (CBF) José Maria Marin. “Questa è stato la persona che, con il presidente Dilma Rousseff, ha accolto capi di stato al Mondiale di calcio”, ha sottolineato Romario.

Nessuna pietà neppure da parte di Gary Lineker, l’ex campione del calcio inglese, che commenta così: “Non c’è organizzazione più deplorevole e corrotta della Fifa, il loro castello di carte sta per crollare, è il momento di cambiare. Se Blatter ha ancora un pizzico di dignità, deve ritirarsi, andare in pensiero, accomodarsi sul divano e accarezzare il gatto”. E l’ex premier polacco Donald Tusk sulla sua pagina Twitter scrive: “C’è bisogno di fair play dentro e fuori i campi di calcio. È tempo che la Fifa ripulisca il suo gioco”.

La Federazione inglese, presieduta da Greg Dyke, chiede le dimissioni di Blatter: “Blatter ha detto che è ora di iniziare a ricostruire la fiducia nella Fifa ma come si fa mentre Blatter è ancora lì… Deve andare via, deve rassegnare le dimissioni. Oppure va votata la sua uscita. Oppure una terza via. Il danno arrecato alla fifa è così grande che non può essere ricostruita con Blatter ancora al suo posto. Nessun rinnovamento è possibile finché lui resta lì…”

Ma c’è qualche voce fuori dal coro che prende le difese di Blatter. La Confederazione asiatica ha confermato il suo appoggio per un altro mandato e si è detta contraria a qualsiasi mossa che serva a ritardare le elezioni in programma domani. Su suo sito web, l’Afc ha espresso “delusione e tristezza” per gli eventi di ieri, e “ribadisce la decisione presa al congresso Afc di San Paolo nel 2014 per sostenere il presidente della Fifa Joseph S. Blatter”.

Il presidente russo Vladimir Putin ha così commentato: “L’indagine Usa sui dirigenti della Fifa è un chiaro tentativo di evitare la rielezione di Blatter. L’indagine americana sui dirigenti della Fifa è l’ultimo evidente tentativo da parte degli Usa di estendere la propria giurisdizione su altri Paesi, loro non hanno nulla a che fare con le vicende della Fifa e che i dirigenti Fifa arrestati non sono cittadini americani”.

Intanto, Blatter preferisce restare nascosto e anche oggi, per il secondo giorno di fila, ha cancellato un intervento pubblico. Sembrerebbe che la sua prima preoccupazione non sia tanto lo scandalo, ma l’appuntamento con le elezioni alle quali si è ricandidato. E intanto gi maggiori sponsor dei Mondiali minacciano di rescindere i contratti se non verranno fatte delle riforme e non verranno date risposte allo scandalo corruzione.

Mirella Fanunza