Il talento è una fonte da cui sgorga acqua sempre nuova. Ma questa fonte perde ogni valore se non se ne fa il giusto uso.

(Ludwig Wittgenstein)

Così come Icaro avvicinandosi troppo al sole, pagò a caro prezzo l’insolenza di sfidare gli dei precipitando rovinosamente al suolo, allo stesso modo tantissimi giovani talenti nel mondo del calcio, passano velocemente dalla popolarità e dall’essere celebrati a nuovi dei dell’Olimpo per poi cadere inesorabilmente nell’oblio. Il talento da solo non basta ma necessita di altre qualità come la costanza, l’umiltà, l’impegno, il sacrificio, la volontà di apprendere, la capacità di leadership e anche una buona dose di fortuna. Solo in questo caso può esprimersi a pieno generando campioni i cui nomi rimangono scolpiti nella storia.

PASSAGGIO DI CONSEGNE – Per ogni ciclo che si chiude, uno nuovo si appresta a incominciare. Così succede nella vita, nello sport e soprattutto nel calcio, dove la carriera di un giocatore professionista, se longeva, può comprendere al massimo un ventennio, per poi chiudersi e lasciare spazio alle nuove reclute. E’ questo il caso di Ignazio Abate, terzino destro classe 1986, che ha legato la propria maglia ai colori rossoneri fin dal lontano 1999 (sebbene negli anni sia stato girato in prestito a diverse squadre). La stagione appena conclusa con tutta probabilità sarà l’ultima col Milan, considerato il contratto che scade nel 2019 e il forte pressing dei Los Angeles Galaxy. E come spesso capita potremmo assistere ad un passaggio di consegne virtuale, tra chi non ha più niente da dire sul campo e chi invece, deve dimostrare ancora tutto. Non stiamo parlando né di Calabria né di Conti, che sono già due pedine inamovibili della squadra di Rino Gattuso, ma di una giovanissima promessa del calcio italiano: lui è Raoul Bellanova, terzino destro classe 2000, uno dei profili più interessanti dell’intero settore giovanile rossonero nonché talento di questa settimana per la nostra rubrica “Meteore e stelle nascenti.

PASSATO, PRESENTE, FUTURO ROSSONERO – Nato il 17 maggio 2000 a Rho, comune della città metropolitana di Milano, Bellanova cresce nella Cantera rossonera, dove percorre tutta la trafila. Messosi particolarmente in luce durante la sua militanza negli Allievi Nazionali, sotto la guida di Riccardo Monguzzi, il talento lombardo attira l’attenzione di numerosi club internazionali di spicco, quali Chelsea e Liverpool. Con la promozione in Primavera, nella stagione 2016-2017, timbra il cartellino per ben 16 volte, partendo quasi sempre da titolare e siglando una rete. L’approdo di Gattuso sulla panchina della Primavera, lo scorso luglio, sancisce per il giovane la consacrazione definitiva, dal momento che l’ex campione del mondo lo schiera sempre fra i titolari e così anche il successivo allenatore Lupi. Fino ad ora nel curriculum conta tre convocazioni in prima squadra, aggregato con i “grandi” a partire dalla chiamata di Montella, è stato riconfermato tra i disponibili in panchina per altre due volte da Gennaro Gattuso (suo grande estimatore). Degno di nota, infine, è anche il bottino di presenze accumulate nelle diverse selezioni di categoria nazionali. Dal 17 febbraio 2015, giorno del suo esordio con l’Italia Under 15, non ha più tolto la maglia azzurra: 9 presenze con l’U15, 6 con l’U16, 24 con l’U17 e 6 con l’U19.

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PATRIMONIO DA SALVAGUARDARE, NO ALLE OFFERTE DI MERCATO – Difensore dai mezzi atletici decisamente sviluppati, nonostante i 18 anni, Bellanova è il classico terzino destro dotato di grande forza, corsa e rapidità. Il fisico imponente e i due polmoni inesauribili gli permettono di garantire una spinta continua a tutto campo nel corso dei 90 minuti. Molto abile in fase difensiva soprattutto tatticamente, è dotato anche di uno spiccato senso della posizione, di un magistrale tempismo nei contrasti e di una spiccata capacità di gestione della palla negli spazi stretti. Il classe 2000 sa destreggiarsi sia in una linea a 4 difensiva da esterno basso, che da terzo centrale in una linea a 3. Tutte queste caratteristiche lo hanno reso assoluto leader e protagonista del Campionato Primavera 1 col Milan, in corsa per l’obbiettivo play-off per tutta la stagione, poi mancato all’ultima giornata. La società di Via Aldo Rossi consapevole di avere in casa un diamante ancora da sgrezzare ma dal potenziale inestimabile ha rifiutato offerte sia la scorsa estate, che nel corso dell’ultimo mercato invernale. Nell’ambito dell’operazione che ha portato Andrea Conti a Milano, infatti, l’Atalanta lo aveva chiesto al ds Mirabelli che però si è opposto alla cessione, così come ha fatto a gennaio con i numerosi club esteri che hanno chiesto informazioni.

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PROMOSSO IN PRIMA SQUADRA – No secco, Bellanova non si tocca, perchè per il terzino classe 2000 il progetto tecnico è già preimpostato. L’allenatore della Primavera Alessandro Lupi ha confermato: “Ha un gran potenziale, dovrà crescere ancora, ma con quel fisico potrà diventare un grande“. L’Europeo Under 19 con l’Italia, che giocherà quest’estate in Finlandia, gli regalerà esperienza internazionale, un grande palcoscenico per mettersi ulteriormente in mostra e magari, un successo che manca per gli Azzurrini dal 2003. Bellanova ha davanti a sé un futuro roseo. Il Milan ne è conscio e non lo metterà sul mercato. Anzi, lo promuoverà in prima squadra dove prenderà, almeno numericamente, il posto del partente Ignazio Abate e dove rincontrerà, il suo ex mentore, Gennaro Gattuso.

Mariachiara Rossi